«La nostra grande preoccupazione – spiega il sindaco Paolo Lancia – è concentrata nella struttura che accoglie una sessantina di ospiti. L’uomo, con patologie pregresse e ricoverato lì da molti anni, ieri sera è stato trasportato in ospedale a seguito di problemi respiratori. L’intera struttura è ora in quarantena, con i dipendenti, una ventina, che possono spostarsi solo tra la propria abitazione e il luogo di lavoro. Da tempo, come prevede la legge, nessun parente entrava più. Il punto debole di tutte le case di riposo sono gli operatori, che quando non sono di turno escono e si espongono al rischio».
«Con la responsabile della struttura e con i dipendenti – aggiunge il primo cittadino – abbiamo avuto una conferenza telefonica. Il personale resterà tutto in servizio e la gran parte di loro ha scelto di vivere la quarantena nella struttura, dove potrà anche dormire, evitando il rischio di un eventuale contagio nelle proprie abitazioni».
Il comune ha reso inoltre disponibile, in accordo con la cooperativa che lo gestisce, l’ostello comunale di Villa Franceschini, chiuso da due settimane e che potrà accogliere gli operatori dell’Alcim che per motivi di prudenza preferiscono non vivere a casa la quarantena. Tre giorni fa il sindaco aveva richiesto un report sulle condizioni di salute di tutti i degenti delle strutture presenti a Contigliano.
«Il report dell’Alcim – spiega il sindaco – mostra quattro persone che non sono al momento in perfette condizioni di salute, ma nessuno di loro preoccupava gli operatori. Anche l’uomo risultato positivo, che non è di Contigliano, non denotava situazioni particolari. Pare avesse da anni difficoltà respiratorie e già due mesi fa aveva avuto un ricovero in ospedale».
Contigliano ha anche altri cinque cittadini positivi al virus: «Tre sono nelle proprie abitazioni, due in ospedale, ma su tutti loro ho per fortuna segnali di miglioramento».
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