Consorzio industriale in tilt: dopo
l'arresto di Parlato chiusi tutti i conti
i dipendenti pagano di tasca propria
per assicurare la sopravvivenza

Salvatore Parlato
di Raffaella Di Claudio
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Sabato 16 Marzo 2019, 07:34
RIETI - Il Consorzio industriale è senza guida e se lo caricano sulle spalle i dipendenti. Costretti a tirare avanti la baracca in un momento di vuoto esecutivo che non riesce ancora a essere colmato. All’inizio del mese di marzo, il commissario Salvatore Parlato, fresco di nomina, è finito agli arresti domiciliari e da quel momento l’Ente vive una situazione di paralisi che si sta riversando sui lavoratori, una decina in tutto.

Costretti a mettere mani al proprio portafoglio per fronteggiare le emergenze che si presentano quotidianamente. La procura della Repubblica ha impedito l’accesso al cassetto fiscale che con l’avvento della fatturazione elettronica consente di visionare le fatture. Anche il conto corrente è off limits e nessuno può effettuare pagamenti, versamenti e altre operazioni.

Per questa ragione, i dipendenti, in alcuni casi, si trovano costretti a ricorrere a risorse proprie. Appello alla Regione del direttore generale, Patrizio Anibaldi.

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OGGI, SABATO 16 MARZO
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