Nuova amministrazione: Angelucci vara la giunta-ombra e invita Roberto Donati a farne parte

Nuova amministrazione: Angelucci vara la giunta-ombra e invita Roberto Donati a farne parte
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Giovedì 7 Luglio 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 17:33

RIETI - Gemmazione in seno alla minoranza comunale, con tentativo di assorbimento della maggioranza tagliata fuori dalla giunta Sinibaldi. Se tutto andrà come raccontato ieri in aula consiliare, non è da escludere che la giunta-ombra guidata dal consigliere d’opposizione Alessio Angelucci - la quale verrà varata oggi in contemporanea al nuovo consiglio comunale - possa riservare più di una sorpresa. Ad unire gli assessori-ombra rappresentati da Angelucci sarà l’unione tra Centro democratico (del quale Angelucci é coordinatore provinciale) e “Patto popolare-Dialogo per Rieti”, la nuova entità sorta dallo scioglimento della lista civica “Si può!” «che da sola ha preso 400 voti in più di “Io ci sto”», sottolinea Angelucci, infilando il coltello nella piaga della civica più arroventata dell’intera maggioranza, dove l’ex assessore ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Antonio Emili non si è visto riconfermato l’incarico, dove Roberto Donati ha visto approdare ad altri lidi l’assessorato allo Sport e dove l’unica ad essere ripescata è stata la contestatissima Letizia Rosati con l’assessorato alla Cultura, con sommo scorno dei primi due. 

Presa di distanza da Petrangeli. Un tentativo di scorporo dal variegato blocco dell’opposizione, la “gemmazione” dell’incipit - la colonia che resta agganciata alla madrepatria - la delineano l’affermazione del giornalista e portavoce della giunta-ombra, Francesco Saverio Pasquetti («Un progetto politico che vuole virare verso il centro, costruendo una casa per i moderati, che è ciò che è più mancato») e l’analisi della sconfitta del centrosinistra fatta da Angelucci, che prende le distanze dalle frasi citate da Simone Petrangeli: «Cinque anni di silenzio della minoranza non erano recuperabili e l’astensionismo non è una delle cause della sconfitta, ma siamo noi i responsabili.

Non credo che qualcuno abbia giocato a vacca durante le elezioni e mi domando perché non sia stato candidato d’imperio Claudio Di Berardino, lasciando a Petrangeli la responsabilità di fare scelte diverse con una civica che difficilmente sarebbe andata sotto il 15 per cento». Poi la provocazione finale: «Ci dispiace che Roberto Donati non sia stato nominato assessore allo Sport nella giunta del sindaco. Ha dimostrato di saper affrontare questioni spinose e noi gli offriamo un analogo ruolo all’interno della giunta-ombra». Un tentativo di spaccare la maggioranza? «Ci piace premiare le competenze», chiude Angelucci. 

I componenti. Questo l’elenco degli assessori-ombra proposto da Angelucci: Carla Felli (Cultura e contrasto dispersione scolastica), Raffaella Cuomo (Pari opportunità tutela del mondo animale), Riccardo Di Genova (Sviluppo potenzialità turistiche e comitato gemellaggi), Maria Rita Fieramonti (Politiche per la famiglia, volontariato), Andrea Francescone (Agricoltura, politiche ambientali, imprenditoria giovanile), Valeria Lalli (Politiche giovanili, tutela periferie), Francesca Kati Leonardi (Pnrr, recupero ex aree industriali, bilancio comunale), Gabriella Salzano (Ater e comitato di quartiere) e Moira Spadoni (Urbanistica e Lavori Pubblici).

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