RIETI - Centrosinistra al lavoro per organizzare le primarie 2022. Tra oggi e domani si vedranno le delegazioni dei due gruppi politici che sostengono da una parte Claudio Di Berardino, dall’altra l’ex sindaco Simone Petrangeli. L’obiettivo è costituire il comitato che dovrà non solo organizzare le consultazioni, ma anche studiare la metodologia di voto. C’è poi da raccogliere le firme e fissare la data delle votazioni, che a questo punto potrebbero essere tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo. Nelle prossime ore l’assessore regionale Claudio Di Berardino scioglirà la riserva attraverso una nota stampa («Ritengo che sia imprescindibile il passaggio delle elezioni primarie aperte», aveva detto nei giorni scorsi). È invece scontata la candidatura del leader di Rieti città futura Petrangeli. Si profila una sfida a due.
Il raffronto. Tra l’altro, dopo la smentita di Domenico di Cesare dell’associazione SìAmo Rieti, nessun altro si è fatto avanti.
Sinibaldi incontra la Uil. Ma è il caso di dire che erano altri tempi, oggi c’è di mezzo una pandemia e le primarie bisogna organizzarle in sicurezza. Per questo avanza l’idea di farle all’aperto in alcuni gazebo, nei punti strategici della città. Su fronte opposto, il candidato del centrodestra ha incontrato ieri la Uil. «È apprezzabile che Daniele Sinibaldi abbia voluto incontrare una delegazione del nostro sindacato - dice il segretario Alberto Paolucci - perché questa iniziativa sembra un punto di rottura col passato. Non è un’eresia affermare che l’amministrazione uscente più di una volta si è mostrata refrattaria al confronto: è accaduto per la ripubblicizzazione di Asm e non a caso abbiamo organizzato un sit-in costringendo il sindaco Cicchetti e la maggioranza ad approvare poi una delibera sul tema, si è verificato poi con le bollette pazze di Aps e anche sull’ipotetico sottopasso di viale Maraini». Conclude Paolucci: «Grazie a questo approccio aperto al dialogo, con il candidato Sinibaldi abbiamo parlato di infrastrutture, lavoro e turismo».