RIETI - E' un talento reatino uno dei sette ricercatori under 35 operanti all’interno del Centro Nazionale di Ricerca,
premiato a Roma in occasione della seconda edizione del premio Ricercamente, istituito da Cnr e Accademia Nazionale dei Lincei. Si chiama Nicoletta Gnan, 33 anni, alla quale il riconoscimento è stato per la sua linea di ricerca condotta in una delle sette macro-aeree del Cnr, quella delle «Scienze fisiche e tecnologie della materia». La Gnan, laurea in Fisica alla Sapienza, un dottorato alla Roskilde University in Danimarca, poi assegnista prima presso il dipartimento di Fisica della Sapienza e, da fine 2013, all’Istituto dei sistemi complessi del Cnr, ha effettuato i suoi studi su nuove interazioni colloidali (cioè fra particelle nanoscopiche) che, oltre ad avere rilevanza per lo sviluppo di nuovi materiali, saranno utili per comprendere e manipolare le interazioni tra le particelle stesse. Siamo un gradino appena più alto rispetto a quello di molecole e atomi: mentre su scale atomiche e molecolari le particelle interagiscono secondo le leggi immutabili della meccanica quantistica, su scale nano o microscopiche le interazioni tra le particelle colloidali possono essere manipolate dall’uomo in differenti modi, perciò lo studio condotto dalla Gnan e da Emanuela Zaccarelli (anche lei appartenente all’Istituto sistemi complessi) - e pubblicato, fra i tanti, anche sul quotato Nature Communications - potrà avere possibili risvolti e applicazioni future soprattutto nei campi dell’industria alimentare, della biomedica e della cosmetica.
«Dopo anni di studio, è certamente un premio che rende merito ai sacrifici fatti - commenta Nicoletta Gnan - ma nulla può cancellare la condizione precaria sulla quale la ricerca fa leva: fra tutti i premiati, non era presente neanche un solo ricercatore a tempo indeterminato».
