Città di Rieti corsaro: 3-1 all'Accademia, ma il Monterotondo vince il derby e resta a +1. Domenica ultima allo “Scopigno”

Città di Rieti corsaro: 3-1 all'Accademia, ma il Monterotondo vince il derby e resta a +1. Domenica ultima allo “Scopigno”
di Marco Ferroni
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Domenica 4 Giugno 2023, 17:10

RIETI - Il Città di Rieti fa sua l'ultima trasferta della stagione, battendo 3-1 l'Accademia Calcio Sabina, ma la vittoria non basta per agganciare o addirittura superare il Monterotondo 1935 che, in mattinata, ha fatto suo il derby eretino vincendo 3-2 in rimonta sul Castrum.

Due risultati che, di fatto, mantengono la classifica invariata (Monterotondo 71pt, Città di Rieti 70) quando mancano solo 90' al termine del campionato di Prima categoria e le possibilità di vivere un sorpasso amarantoceleste sui gialloblù appare quanto mai utopistico, a meno che il Poggio San Lorenzo (travolto il casa dal Ginestra, 4-1) non riesca a compiere l'impresa a "Cecconi", unitamente alla vittoria - decisamente più alla portata - del Città di Rieti sul III Municipio allo stadio "Manlio Scopigno".

Tornando, invece, a quanto accaduto al comunale di Selci, la partita tra l'Accademia Calcio Sabina e il Città di Rieti l'ha decisa il tridente offensivo reatino, che dopo aver chiuso il primo tempo sull'1-1 (gol di Pasqualini), nella ripresa ha messo a fuoco il match chiudendolo il proprio favore con le reti di Cioffi e De Dominicis. 

Ora la concentrazione sarà tutta per la finale di Coppa Lazio in programma il prossimo 18 giugno contro il Real San Cesareo (orario e sede di gioco da definire), un evento che, oltre a garantire un trofeo, mette a disposizione punti fondamentali per un ripescaggio in Promozione, laddove il salto di categoria non dovesse arrivare direttamente dal campionato.

Facile immaginare come, col III Municipio, Pagliarini possa far riposare diversi big e concedere spazio a chi ha giocato meno, nonostante la matematica non abbia ancora voltato le spalle agli amarantoceleste, comunque realisticamente consapevoli che per sorpassare il Monterotondo 1935 servirebbe solo un miracolo.

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