Coppa del Mediterraneo, dopo il lutto alianti ancora a terra a causa delle condizioni meteo

cim
di Giacomo Cavoli
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Agosto 2021, 07:51

RIETI - Le classifiche sono ormai ferme alla sesta, tragica giornata di volo della Coppa Internazionale del Mediterraneo. La morte dell’austriaco Christian Derold, precipitato in località Cartore di Borgorose mentre era impegnato a recuperare quota sfruttando la corrente ascensionale di una termica, sembra aver gettato un’ombra sul Ciuffelli. Nel pomeriggio di domenica, non appena la direzione gara ha avuto contezza dell’incidente, ha subito scelto di sospendere la competizione per il Gruppo Open, dove Derold era in gara con il suo Antares 23E motorizzato, precipitato in un luogo così impervio da richiedere l’impiego in corda dei soccorritori per tentare di recuperare quantomeno la strumentazione di bordo, mentre il corpo del 57enne è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale de Lellis.

Il ritorno di Ghiorzo in classifica

Lunedì, l’intenzione della direzione gara sarebbe stata, in ogni caso, quella di concedere una giornata di riposo dopo le prime sei volate che, superate le tre già effettuate, rendono dunque valida la Coppa ai fini del ranking internazionale. La morte di Derold l’ha invece trasformata in una giornata di lutto, con l’aeroporto chiuso anche all’attività amatoriale; e ieri, giornata che la Coppa aveva scelto di dedicare a Derold, non è andata meglio, quando l’arrivo della copertura già individuata dalle previsioni meteo del mattino ha spinto all’annullamento del settimo volo, complici anche le basse quote d’aggancio disponibili.

Tutto resta dunque fermo a domenica, quando dei tre gruppi in gara, soltanto la 18 Corsa e il Misto hanno visto trascritti in classifica i loro risultati di giornata. Nel Misto, sul podio generale ci sono soltanto il due volte campione del mondo Stefano Ghiorzo (nella foto della rivista “Volo a Vela”) – in coppia con Roberta Passardi – a garantire la presenza tricolore. A Rieti, Ghiorzo è tornato nel 2019 dopo diversi anni, paradossalmente in contrasto con un periodo ormai lontano quando, dopo la sua partecipazione al Mondiale del 1985, a partire dalla prima edizione del 1986 della Coppa Internazionale del Mediterraneo iniziò a frequentare il Ciuffelli con assiduità, almeno fino alla metà degli anni Novanta, vincendo all’Europeo dei motoalianti nel 1992 e conquistando l’oro ai campionati europei di Rieti 1994 in classe 15 Metri.

Nel 2010, quando tornò a Rieti, su di lui alleggiava l’aura del titolo del mondo appena conquistato nella 15 Metri a Szeged, in Ungheria e non passava istante in cui qualcuno, incrociandolo, lo indicava come colui che, dopo l’oro di Giorgio Galetto a Bayreuth nel 1999, aveva riportato l’Italia sul tetto più alto del mondo. Poi, quattro anni dopo, il secondo titolo iridato a Pociūnai, in Lituania, stavolta nei 13 metri e mezzo di apertura alare.

Sfuma l'agonismo nella Open

Il Gruppo Corsa 18 è invece l’espressione felice del vicentino Davide Schiavotto che, dopo aver infranto il nuovo record del Ciuffelli (171 chilometri di media oraria in volo, purtroppo non omologabile perché i record segnati in gara, nel volo, non valgono) si ritrova primo in classifica generale e di nuovo tallonato all’inglese Gatfield, in un Gruppo dove tutto il resto della pattuglia italiana è letteralmente schiacciato dal decimo posto in giù.

Dopo l’incidente di Derold, l’Open è invece fermo all’ultimo volo valido di sabato. Alla terza giornata di gara di giovedì 5 agosto, l’austriaco era persino riuscito a conquistare il primo posto di giornata, volando affiatato con l’altro austriaco e suo amico da anni Peter Hartmann, che domenica era in volo vicino a Derold al momento dell’incidente, mentre sabato Derold si era confermato terzo. Qui si sono dati appuntamento buona parte degli 11 tra i migliori cento al mondo in gara in questi giorni al Ciuffelli, picon i tedeschi Michael Sommer (secondo nel ranking), Uli Schwenk (sesto), Felipe Levin (nono), Markus Frank (77esimo) – fuggiti dal blocco delle competizioni decretato dal Covid in Germania - e Hartman (37esimo). Levin, Sommer e Hartmann guidano la classifica ma, per quest’anno, la scomparsa di Derold ha ormai appannato il gusto dell’agonismo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA