Caro bollette: ottomila euro a luglio per la piscina del Kyalami Ranch. Il titolare: «Di questo passo il prossimo anno non riaprirò»

La piscina del Kyalami Ranch
di Giacomo Cavoli
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Sabato 27 Agosto 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 05:02

RIETI - Ottomila euro. A tanto ammonta l’ultima, salatissima bolletta dell’energia elettrica – relativa al solo mese di luglio - fatturata alla storica piscina di Contigliano, il Kyalami Ranch, gestita da Raffaello Pariboni che, rispetto allo stesso periodo del 2021, si è visto recapitare anche lui un conto esattamente triplicato a causa del caro-energia che sta facendo tremare tutte le imprese del territorio. 

I consumi. «Gestire una piscina comporta naturalmente un elevato consumo di energia ma, fino allo scorso anno, nello stesso periodo pagavo una media che oscillava fra i 2.500 e i 2.700 euro – spiega Pariboni – Il primo effetto di quest’ultima bolletta è quindi che, per quest’anno, siamo costretti a chiudere anticipatamente la piscina: avrei voluto lasciarla aperta fino a metà settembre, ma ora che inizia a diminuire anche l’affluenza, la prossima settimana sarà costretto a terminare la stagione, perché una bolletta di oltre 250 euro al giorno non è più sostenibile». 

Gli aumenti. I primi aumenti, la piscina di Contigliano li aveva registrati già durante il mese di giugno: «Normalmente pagavo tra i 1.500 e i 2.000 euro – prosegue Pariboni – Quest’anno sono arrivato a 5.100 euro».

Una bastonata grandissima, soprattutto per un’attività stagionale, il cui costo varia in base al periodo dell’anno: «L’estate resta il momento in cui si lavora di più, ma se anche il prossimo anno dovessero arrivare bollette uguali a queste, dovrò ripensare interamente la gestione della piscina, oppure i clienti dovranno adattarsi ai nuovi prezzi. Non sono neanche sicuro di riuscirla a mantenerla aperta, perché questi sono costi davvero troppo elevati, considerando che ogni estate lavorano con me anche una decina di persone». E anche per la pizzeria del Kyalami, la storia è la stessa: «D’inverno siamo passati da 800 a 2.000 euro». Per adesso.

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