Inevitabile anche parlare di futuro: «Quando leggo sui giornali di un mio possibile addio mi arrabbio - ha detto lo stesso Capuano in conferenza - noi domani abbiamo una partita importantissima. Da una parte, a un allenatore, fa piacere essere accostato a piazze importanti, dall'altra però non è bello in questo momento sentire che potrei allenare altrove. Io sono l'allenatore del Rieti, questa è la mia squadra, il mio spogliatoio, ho sempre detto che per me il Rieti è il massimo, e lo sarà fino al 6 maggio, poi parleremo di futuro. Io sono geloso, innamorato del mio lavoro, mi distrugge leggere che andrò altrove per due motivi: il primo sono i ragazzi straordinari che alleno, il secondo è il popolo, ieri mi sono intrattenuto a parlare con tre tifosi, mi ha fatto piacere, per me è come se fossero tremila».
Il discorso si sposta poi al campo e alla condizione di Marchi e Maistro: «Inutile negare che i due non sono al meglio - spiega Capuano - ma ci saranno e molto probabilmente giocheranno anche. Sono due ragazzi stupendi, scenderanno in campo per la maglia che indossano e rispettano e come loro, anche tutti gli altri».
Se per il Rieti quella di domani è una sfida fondamentale, per il Bisceglie è l'ultima chiamata: «Affrontiamo una squadra che a gennaio si è rinforzata molto, reduce da risultati importanti e che subisce pochi gol. Perdere significherebbe rimettere in gioco tutto. Abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi, probabilmente quella tra noi ed il Bisceglie è la partita più importante del girone. Sono solidi e fisici, guidati da un tecnico bravo, un grandissimo motivatore».
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