Capuano parla di Gianni
e del suo futuro: «Ma ora
pensiamo alla salvezza del Rieti»

Ezio Capuano durante la confernza stampa di questa mattina
di Mattia Esposito
2 Minuti di Lettura
Venerdì 19 Aprile 2019, 12:45
RIETI - La partia delle partite. Domani alle 14.30 il Rieti si gioca a Bisceglie un risultato che potrebbe consegnare matematicamente la salvezza. Questa però è stata anche la settimana del trasferimento di Andrea Gianni alla Reggina, e in conferenza, inevitabilmente, il primo tema trattato è proprio questo: «Andrea è un dirigente importantissimo e un'ottima persona, e nella mia lunga esperienza ho lavorato con tante persone - spiega Capuano - ha fatto tanto per il Rieti, è stato sempre in prima linea. A 43 anni è normale che l'entusiasmo ti spinga a volere grandi cose, non posso che ringraziarlo, gli auguro il meglio, mi assomiglia molto perché vive per il risultato in maniera passionale, per noi assenza importante, ma non determinante ai fini della gara di domani».

Inevitabile anche parlare di futuro: «Quando leggo sui giornali di un mio possibile addio mi arrabbio - ha detto lo stesso Capuano in conferenza - noi domani abbiamo una partita importantissima. Da una parte, a un allenatore, fa piacere essere accostato a piazze importanti, dall'altra però non è bello in questo momento sentire che potrei allenare altrove. Io sono l'allenatore del Rieti, questa è la mia squadra, il mio spogliatoio, ho sempre detto che per me il Rieti è il massimo, e lo sarà fino al 6 maggio, poi parleremo di futuro. Io sono geloso, innamorato del mio lavoro, mi distrugge leggere che andrò altrove per due motivi: il primo sono i ragazzi straordinari che alleno, il secondo è il popolo, ieri mi sono intrattenuto a parlare con tre tifosi, mi ha fatto piacere, per me è come se fossero tremila».

Il discorso si sposta poi al campo e alla condizione di Marchi e Maistro: «Inutile negare che i due non sono al meglio - spiega Capuano - ma ci saranno e molto probabilmente giocheranno anche. Sono due ragazzi stupendi, scenderanno in campo per la maglia che indossano e rispettano e come loro, anche tutti gli altri».

Se per il Rieti quella di domani è una sfida fondamentale, per il Bisceglie è l'ultima chiamata: «Affrontiamo una squadra che a gennaio si è rinforzata molto, reduce da risultati importanti e che subisce pochi gol. Perdere significherebbe rimettere in gioco tutto. Abbiamo preparato la partita nel migliore dei modi, probabilmente quella tra noi ed il Bisceglie è la partita più importante del girone. Sono solidi e fisici, guidati da un tecnico bravo, un grandissimo motivatore». 
© RIPRODUZIONE RISERVATA