Caro bollette: aumentano a Rieti le attività che devono fare i conti con cifre astronomiche

Il titolare del Mio Bar con le bollette esposte all'ingresso del locale
di Giacomo Cavoli
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Domenica 28 Agosto 2022, 00:10 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 05:11

RIETI - Dopo il grido di dolore lanciato venerdì pomeriggio durante uno dei convegni in programma alla Fiera campionaria mondiale del peperoncino, ora si passa alle bollette affisse sulle vetrine di bar, ristoranti e negozi. Sbarca così anche a Rieti la forma di protesta che sta coinvolgendo migliaia di attività commerciali in tutta Italia contro le utenze “impazzite” dell’energia elettrica: ad essere messe a confronto, nelle ricevute affisse sulle vetrine, sono soprattutto le utenze di luglio 2021 e luglio 2022: per tutti, il rincaro è triplicato, in proporzione a quanto speso un anno fa. 

Il dramma. Nel marzo 2021 Il Messaggero aveva raccontato la sua storia di sacrificio e successo che in quel periodo, quando il Lazio stava nuovamente per trasformarsi in zona rossa, aveva portato Vittorio Bellini – già titolare a Rieti di due ristoranti di pesce in via Paolessi e al Country Club di Belmonte in Sabina – ad inaugurare a Campoloniano, in via Oreste Di Fazio, una terza filiale de “La lanterna”, dimostrando così come un servizio d’asporto potenziato al massimo avesse aiutato a superare sia il lockdown che, addirittura, consentire di mettere da parte le risorse economiche necessarie per inaugurare un terzo locale.

Oggi invece, a causa delle bollette dell’energia elettrica fuori controllo, quella storia rischia di subire l’epilogo contrario e così, ieri, anche Vittorio ha scelto di affiggere fuori dal locale di Campoloniano le due bollette di luglio 2021 e 2022: «A luglio 2021, il totale della bolletta fra i tre locali era di 1.900 euro: a luglio 2022, di 5.980 euro – racconta Bellini – Con questi costi, rischio di dover chiudere la sede di Campoloniano, perciò a partire dal primo settembre, a malincuore, dovrò alzare il prezzo del menù fisso di pesce da 15 a 18 euro sia a Campoloniano che a via Paolessi: così facendo, dovrei riuscire almeno a pagare la bolletta».

Senza considerare le proiezioni che riguardano il mese di agosto: «A Campoloniano, a giugno ho pagato 1.149 euro, a luglio 1.811 e ad agosto rischio di pagarne 2.800, per un locale che è aperto solo a pranzo. A via Paolessi pagavo 500 euro, ora sono arrivato a 980, mentre al Country, nel solo mese di giugno, sono arrivato a 3.200 euro». 

Il “Mio Bar”. Poco lontano da via Paolessi, a piazza Matteocci, nel quartiere di Regina Pacis, Giampiero Aleandri, titolare del “Mio Bar” è “quasi svenuto” quando ha visto l’ultima bolletta di luglio, che da ieri mattina ha affisso sulla vetrina insieme a quella di un anno fa: «A luglio 2021 era di 457 euro, ora di 1.383 – sbotta Giampiero – Già a causa del Covid sono stato costretto a ridurre il personale, lavorando ogni giorno, da solo, 14 ore: ormai sono convinto che siano intenzionati a farci chiudere e, se continua così, a dicembre abbasserò definitivamente la serranda». 

Conto da 14mila euro. Le bollette fuori misura colpiscono tutti, anche storiche attività alberghiere come quella di Villa Potenziani: «Si è spenta di nuovo la luce in fondo al tunnel – commenta, sconsolata, la titolare Giada Balzerani – A parità di consumo, con 20mila Kilowatt, a luglio 2021 avevamo speso 4.350, quest’anno 14.350: e ora che spegneremo l’aria condizionata e accenderemo i riscaldamenti, gli stessi consumi e aumenti ce li ritroveremo sul gas. Gli addetti al settore ci dicono che non ci sono soluzioni, che con le prossime bollette sarà sempre peggio e quindi siamo dentro a un’escalation di non ritorno. In questo momento abbiamo impegni già confermati fino ai primi dieci giorni di novembre, ma ho già detto ai miei colleghi di non accettare più prenotazioni a partire da quella data e che qualunque altra richiesta verrà prima valutata singolarmente».

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