“Bambin Gesù”: la scuola a settembre resterà chiusa ma si lavora per riaprirla per l'anno didattico 2024-2025

“Bambin Gesù”: la scuola a settembre resterà chiusa ma si lavora per riaprirla per l'anno didattico 2024-2025
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Domenica 7 Maggio 2023, 00:10

RIETI - Obiettivo anno scolastico 2024-2025. Forse, alla fine non tutto è perduto per l’istituto paritario “Bambin Gesù”. Lo scetticismo da parte dei genitori degli alunni che frequentano la scuola, dopo mesi di informazioni limitate e spesso contradditorie, permane tutto, ma ancora una volta un segno di speranza arriva dal presidente di Confartigianto Piccole e medie imprese e direttore della cooperativa di comunità di Contigliano e dell’impresa sociale Eren di Rieti, Diego Rubbi
Dopo il j’accuse di ProMis (impresa sociale che gestirà fino a giugno la scuola, che aveva annunciato la chiusura per poi dirsi, 10 giorni fa, alla ricerca di soluzioni per la prosecuzione del servizio) il cooperatore aveva preferito non replicare per lasciare decantare una situazione satura di tensioni e polemiche. Oggi, però, Rubbi torna a parlare. 

La precisazione. «Non per rispondere a Promis o ad altri», premette, ma per tentare di tirare una linea rispetto a quanto avvenuto finora, silenziare il chiacchiericcio che ha avvolto la storica scuola negli ultimi mesi, e scommettere (lavorando) sulla sua rinascita. 

«Il nostro gruppo imprenditoriale – spiega Rubbi - è sempre disponibile al confronto con chiunque.

Siamo addolorati per non poter prendere in gestione la scuola perché non ci sono più le condizioni di tempo e di modo. Però a noi piacerebbe mantenere aperta la porta affinché in un futuro, non identificabile oggi, la scuola ritornasse a vivere: un’istituzione di oltre 350 anni non muore con la chiusura di un portone. Un’istituzione così – sottolinea - deve rimanere viva. Non so quale sarà il futuro, non dò colpe a nessuno e non credo che ci sia una colpa identificabile in una singola persona, credo che sia stato un processo ad aver portato a questo esito».

Rubbi punta a sedare le polemiche «che fanno male a tutti. Non voglio fare il pompiere – prosegue -, ma ravviso l’esigenza di fermare le chiacchiere. Oggi non ricorrono le condizioni per riaprire, questo è un dato di fatto. Non voglio fare dietrologia, mi preme chiudere su quello che è stato: non è andata, ma vediamo se per il futuro qualcosa può avvenire: le modalità e i soggetti si conosceranno strada facendo».

Le prospettive. Insomma, Rubbi e le sue coop rilanciano sulla volontà di salvare l’istituto, valutando opzioni che necessitano più di tre mesi per concretizzarsi. «Chiaramente – ribadisce il cooperatore - non ci sono gli elementi per un futuro settembrino, ma la scuola può essere considerata un contenitore di educazione erogabili in modi diversi, anche oltre l’orario scolastico. Quindi, quando sostengo che un’istituzione del genere non deve chiudere intendo che si possa valutare, insieme a tutti gli attori interessati, la possibilità per fare delle cose in futuro, a partire dell’anno scolastico 2024-2025». 

Corsi e laboratori estivi quest'anno. La strada che tratteggia Rubbi potrebbe quindi essere quella di lavorare affinché il “Bambin Gesù”, pur non attivando corsi scolastici per l’anno 2023-2024, possa rimanere un punto di riferimento per le famiglie reatine erogando una serie di servizi e attività (ad esempio centri estivi, laboratori, attività sportive), magari pomeridiani, che possano ridare fiducia ai genitori e ricreare anche le condizioni per riaprire, in futuro, la scuola così come tradizionalmente intesa. E allora, mai come ora i genitori e i piccoli alunni dovranno fare il pieno di pazienza e serenità, in questi mesi ridotte al lumicino. 

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