Clamoroso a Fara, i dissidenti negano le dimissioni già sottoscritte dal notaio e Basilicata per ora resta in sella

Clamoroso a Fara, i dissidenti negano le dimissioni già sottoscritte dal notaio e Basilicata per ora resta in sella
di Raffaella Di Claudio
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Lunedì 22 Giugno 2020, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 06:51

RIETI - Consiglio comunale di Fara Sabina appena finito. Fara 3.0 e Fratelli d’Italia giocano per tutto la seduta il ruolo dell’opposizione, fatta eccezione per il voto favorevole ai debiti fuori bilancio bocciati nell’assise dell’8 giugno e a qualche altro punto. Contestano tutto poi, però, a domanda specifica - sempre posta da parte del presidente del consiglio, Emanuele Testa, che oggi ha fatto da avvocato del diavolo – i dissidenti si irrigidiscono, gridando allo scandalo. 

Testa chiede di capire se sia vera la storia delle dimissioni di massa e Roberta Cuneo, seguita a stretto giro da Simone Fratini e dal resto dei consiglieri dissidenti, nega tutto: «Ci stanno mettendo in bocca cose che a oggi non esistono. A me sembra scorretto che oggi all’interno del consiglio si parli di una cosa del genere, niente è stato protocollato. Non vedo perché ci debbano essere attribuite cose che non esistono. Non c’è nessun documento ad oggi». E il sindaco Davide Basilicata per il momento resta in sella.

E a domani? Uscirà fuori quello redatto davanti a un notaio venerdi?

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