Amatriciana, Cracco:
«Il sindaco è una barzelletta»

Carlo Cracco
di Alessandra Lancia
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Mercoledì 15 Aprile 2015, 07:50 - Ultimo aggiornamento: 16 Aprile, 01:19
RIETI - L'aglio nell'Amatriciana di Carlo Cracco solo uno scherzo? Ma sì, «una battuta giocosa», da archiviare in fretta con tante scuse ad Amatrice, come dichiarò al Messaggero a polemica ormai innescata per rimettere ordine in cucina - «penso che tutti sappiano che la ricetta dell'Amatriciana non prevede aglio» - e pace sui media? Mica tanto a leggerlo ieri, master chef Cracco, nella lunga intervista apparsa sull'inserto Style del Giornale che gli dedica anche la copertina. Il giornalista cita lo scontro con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e ironizza: riscrivere la cucina regionale in Italia è impresa più improba dell'Italicum. E lui non si tira indietro. «Semplicemente un sindaco ha avuto l'occasione di farsi pubblicità e l'ha fatta male. Si è erto a custode e conservato del passato non capendo nulla. Se ci avesse pensato, poteva lanciare l'idea di fare qualcosa insieme sull'Amatriciana, con un ritorno per la sua gente 100 volte superiore. Invece ha lavorato solo per lui ed è diventato una barzelletta».

IL CAMBIAMENTO

Dunque, archiviato il fair play del momento - «se si sono offesi mi scuso» - Cracco torna sul siparietto di «C'è posta per te» sull'aglio in camicia nell'amatriciana, cambia versione e spara ad alzo zero contro Pirozzi. Un altro al suo posto, più sveglio di lui, avrebbe sì approfittato dell'inattesa platea offertagli da Cracco, ma per «fare qualcosa insieme sull'Amatriciana», non per difendere il trito e ritrito guanciale, peperoncino e pomodoro San Marzano. Pirozzi per ora tace, ma difficilmente acconsentirà. Con lui si era schierato il presidente della Regione, Nicola Zingaretti - uno contro il quale Pirozzi aveva minacciato la secessione dal Lazio sei mesi prima per salvare l'ospedale di Amatrice - e che si era fatto fotografare con grembiule, pronto a buttare la pasta in un inequivocabile tweet: l'aglio nell'Amatriciana mai. Mi sa che non finisce qui.
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