​Rieti, al Varrone Lab ospiti gli abitanti
di Amatrice ed Accumoli per
osservare i restauri sulle opere
d'arte recuperate dal sisma. Foto

Un momento della visita (foto cdmservizi.com)
di Marzio Mozzetti
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Venerdì 7 Febbraio 2020, 20:16 - Ultimo aggiornamento: 20:18

RIETI - Gli abitanti di Amatrice ed Accumoli hanno visitato questo pomeriggio i locali del Varrone Lab. Ospiti della Fondazione Varrone, oltre cinquanta persone hanno affollato il laboratorio dove dal 13 gennaio scorso sono ‘ricoverati’ alcuni tesori d’arte sopravvissuti al sisma ed in restauro grazie al contributo della Fondazione Varrone che a giugno li presenterà in una suggestiva mostra a Palazzo Potenziani.
 

 

«Abbiamo fatto tutto questo per voi, per riavvicinarvi alle opere che vi sono care, per tenere alta l’attenzione e la speranza che la vita possa ripartire – ha detto il presidente della Fondazione Antonio D’Onofrio– Ci preoccupa la lentezza con cui si sta ripartendo, ci preoccupa l’attenzione che sta calando su di voi, come se il vostro problema fosse risolto. Non è così e certo non saremo noi a risolverlo, ma la nostra piccola parte la facciamo volentieri, grazie anche all’accordo che abbiamo con le tre Soprintendenze che hanno titolo su queste opere. Senza quell’intesa, senza la sensibilità di soprintendenti e funzionari avremmo potuto fare ben poco. La vostra presenza oggi qui ci conferma nel nostro impegno».

Una visita davvero fuori dagli schemi, perché erano in gioco le emozioni di molti paesani che non vedevano dal 24 agosto del 2016 i dipinti, le statue che segnavano la loro vita di tutti i giorni, tra cerimonie e feste di paese, oppure come nel caso di bambinelli esposti nel periodo del Natale: su tutte la prestigiosa tavola di Cola dell’Amatrice ed il Trittico della Madonna delle Coste di Accumoli

Intervenuto anche il consigliere comunale di Amatrice Alessio Serafini: «Queste sono cose che ci danno forza e speranza». A presentare le opere avviate al restauro è stato l’ispettore della Soprintendenza Giuseppe Cassio, che ha la responsabilità anche del deposito di Cittaducale dove sono custodite le migliaia di opere estratte dalle chiese del cratere: «Stiamo lavorando sodo, d’intesa con i vostri amministratori perché sentiamo l’urgenza del momento: a giugno alla mostra che apriremo a Palazzo Potenziani si potranno rivedere le croci processionali, i reliquiari e la Madonna della Filetta, di cui verrà restaurato per la prima volta anche il cammeo».

E’ stata poi la restauratrice Anna Paola Salvi a guidare il pubblico alla visita alle opere, rispondendo alle tante domande e curiosità: l’arrivederci è ad Amatrice, dove il 13 marzo verrà presentato il libro Fondazione Varrone-Electa sull’Arte ai piedi della Laga, pubblicato nel dicembre scorso, mentre i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Amatrice visiteranno i laboratori il 16 marzo.
Per chi è a Rieti e vuole visitare il Varrone Lab l’appuntamento è tutti i venerdì dalle 16 alle 17; per la visita serve la prenotazione, telefonando al numero 331.5459885 dal lunedì al venerdì in orario d’ufficio.

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