Agricoltura come mezzo di inclusione, a Magliano l'azienda Mazzilli assume il primo dipendente “speciale”

La dottoressa Bonamici e Federico Mazzilli
di Sara Pandolfi
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Sabato 26 Giugno 2021, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 19:14

RIETI  - Quando l'agricoltura diventa occasione di inclusione sociale. Succede a Magliano Sabina dove l'azienda agricola di Valentino Mazzilli, grazie ad un progetto proposto dalla dottoressa Claudia Bonamici, che gia' da tempo lavora sugli apprendimenti con ragazzi aventi il disturbo specifico dell’apprendimento, presso il Centro Potenziale di Civita Castellana, cittadina vicina a Magliabo Sabina.

"Dal punto di vista psico-educativo - spiega la dottoressa - seguo ragazzi affetti da autismo, Adhd e ritardo mentale in attività ricreative come in questo caso l’agricoltura sociale. Si tratta di progetti tesi a contrastare condizioni di emarginazione, favorire l’integrazione sociale, potenziare l’automonitoraggio emotivo-comportamentale, favorire lo sviluppo delle competenze sociali-adattive e per fare in modo che anche loro si riprendano il loro ruolo nella società da un punto di vista professionale attraverso l’acquisizione di competenze tecnico operative specifiche. Purtroppo - prosegue la responsabile del progetto - oggi sono in aumento gli individui che vengono esclusi e per molti di loro sembra che non ci sia un impiego occupazionale dopo aver concluso la scuola superiore, soprattutto per quanti vivono nelle piccole comunità dove non sono presenti molte oppurtunità.

Capita perciò che loro e le loro famiglie vengano lasciati soli. Progetti come questi rappresentano quell'opportunità".

L’azienda agricola Mazzilli ha già aperto le sue porte al primo collaboratore "speciale", ma si è già dichiarata a disposizione per aiutare famiglie e altri ragazzi maggiorenni per migliorare e potenziare al meglio le loro aree funzionali.

"Ma è fondamentale - conclude la dottoressa Bonamici - ringraziare, per l’aiuto ricevuto, il Professor Stefano Vicari, primario del reparto di Neuropsichiatria Infantile dell’  Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma  e docente ordinario dell’ Università Cattolica che mi ha consigliato al meglio dal punto di vista tecnico professionale ed umano". 

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