Vescovo Nosiglia: «Servono piani per i bimbi rom, non è solo un problema di ordine pubblico»

Vescovo Nosiglia: «Servono piani per i bimbi rom, non è solo un problema di ordine pubblico»
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 6 Giugno 2018, 17:37
Città del Vaticano  - La tutela dei diritti dei Rom «va di pari passo con i doveri che ne conseguono e tutti sono chiamati a fare la loro parte e ad assumersi le necessarie responsabilità». Monsignor Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino, chiede progetti specifici per i minori Rom. Sul giornale diocesano «La voce e il tempo» spiega che «il punto di partenza non deve essere di condanna assoluta, come una popolazione da rifiutare e da allontanare, senza averli ascoltati e senza averne riconosciuto anche i diritti propri di ogni persona. I comportamenti di alcuni di loro possono essere anche giustamente disapprovati, ma sempre con rispetto al principio fondamentale che la nostra fede e civiltà ci indica in simili casi: la via dell’accoglienza e dell’amore del prossimo ci deve guidare».

Nosiglia rammenta l’episodio del recente sgombero di uno dei grandi campi rom a Torino. «Si capisce l’urgenza di decidere per la chiusura. Ma non possiamo dimenticare che altri campi rom sono nelle stesse condizioni di pericolo e degrado, con gravissimo disagio per le famiglie e soprattutto per i bambini e i ragazzi. L’ho detto altre volte: queste situazioni non possono essere affrontate soltanto come un problema di ordine pubblico. C’è un’emergenza culturale e sociale, e prima di tutto dobbiamo coinvolgere le stesse famiglie rom che sono disponibili, isolando i facinorosi e violenti che impongono comportamenti illegali e attività illecite».
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