Vatileaks 2, il Papa: «Andiamo avanti con serenità»

Vatileaks 2, il Papa: «Andiamo avanti con serenità»
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Sabato 21 Novembre 2015, 00:59 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 08:33

Papa Francesco è «amareggiato» per Vatileaks 2, ma non per questo si vuole certo fermare. Come non si ferma l'inchiesta della Gendarmeria vaticana che ha fatto oggi altri interrogatori. Anzi, Bergoglio rilancia: nelle letture del Vangelo di oggi «Cristo si paragona al 'serpente innalzatò», secondo un'immagine che «rimanda all'episodio dei serpenti velenosi», che nel deserto «attaccavano il popolo in cammino».

Commentandole, di fronte a cardinali, vescovi, e tanti esponenti di Curia riuniti in San Pietro per la messa per i prelati defunti, Francesco ha detto: «Gli israeliti morsi dai serpenti, rimanevano in vita se guardavano il serpente di bronzo che Mosè aveva innalzato su un'asta», «un serpente salvava dai serpenti», e la «stessa logica è presente nella croce» di Cristo, ha detto per significare che l'odio si vive con l'amore. È dunque «amareggiato» Francesco dall'intera vicenda dei nuovi «corvi», dalla Vatileaks 2 che si è sollevata come una fortissima bufera in questi giorni con gli arresti del segretario della Prefettura per gli Affari economici, mons.

Lucio Vallejo Balda, e dell'ex consulente vaticana Francesca Immacolata Chaouqui.

Chi ha potuto parlargli in queste ore in cui il Vaticano, a tre anni e mezzo dalla vicenda dell'ex maggiordomo infedele Paolo Gabriele, vede di nuovo degli arresti per la sottrazione di documenti riservati, lo ha descritto «molto dispiaciuto». Subito, hanno aggiunto i suoi collaboratori, «lui ha sempre la capacità di reagire e guardare positivamente avanti». Il dispiacere, insomma, non è demoralizzazione. Non è nello spirito di Bergoglio. E una conferma diretta è arrivata da mons. Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato vaticana, che sul suo profilo Twitter ha scritto: «Ho appena visto il Papa. Sue parole testuali: andiamo avanti con serenità e determinazione». D'altra parte, già sulla vicenda Vatileaks Bergoglio disse chiaramente: «È un grosso problema, ma non mi sono spaventato». Anche questa volta, il Papa non teme «i lupi», approva gli sviluppi di questi giorni perchè si faccia chiarezza e pulizia. Ma quello che colpisce nel profondo Francesco è l'aspetto di tradimento verso il servizio. Traspare anche nelle parole che ha usato nell'omelia di oggi, parlando proprio del servizio dei pastori. «Chi serve e dona - ha scandito - sembra un perdente agli occhi del mondo» ma «chi serve salva».

«Al contrario - ha aggiunto -, chi non vive per servire, non serve per vivere». Il faro, ha detto, è «la logica presente nella croce» di Cristo. «Anche ai nostri occhi la morte sempre appare buia e angosciante - era la premessa -. Gesù però non l'ha fuggita, ma l'ha presa pienamente su di sè con tutte le sue contraddizioni». Per cui «noi - ha proseguito Francesco -, guardando a lui, credendo in lui, veniamo salvati da lui». È lo stile di Dio, «che ci salva servendoci e annientandosi» e «ha molto da insegnarci». «Noi - è stata la conclusione di Francesco - ci aspetteremmo una vittoria divina trionfante; Gesù invece ci mostra una vittoria umilissima. Innalzato sulla croce, lascia che il male e la morte si accaniscano contro di lui mentre continua ad amare». «Dio - ha sottolineato - ama fino alla fine».

Intanto l'inchiesta non si ferma: gli inquirenti vaticani hanno ascoltato oggi altre persone informate sui fatti, in particolare laici. Il lavoro procede così con la raccolta di ulteriori informazioni da soggetti non indagati. Ma oltre a queste persone, è stata nuovamente interrogata Francesca Chaouqui, che come mons. Vallejo Balda è stata arrestata nell'inchiesta sui presunti «corvi» in Vaticano e sulla fuga di documenti. L'ex consulente vaticana è stata interrogata oggi per alcune ore: sono stati gli uomini della Gendarmeria a raccogliere la nuova deposizione dell'indagata, che ieri era stata rimessa in libertà dopo il precedente stato d'arresto. Da parte sua, Chaouqui ha scritto su Facebook che lei non è il un «corvo, non ho tradito il Papa. Non ho mai dato fogli a nessuno. Mai a nessuno».

Infine, gli ambienti vicini al Papa emerito Benedetto XVI, il cui pontificato fu colpito durante il caso «Vatileaks 1», preferiscono non commentare la nuova vicenda senza sottolineare se papa Ratzinger ne conosca i contorni.