La nuova Lettera si chiama "Iuvenescit Ecclesia" ed è indirizzata ai vescovi di tutto il mondo. Naturalmente il Codice di Diritto Canonico prevede diverse forme giuridiche di riconoscimento per le “nuove realtà ecclesiali che si riferiscono a doni carismatici", tuttavia, si raccomanda il cardinale Mueller, è bene fare qualche precisazione. Nel documento si afferma che "tali forme dovranno essere considerate attentamente, evitando fattispecie che non tengano in adeguata considerazione sia i principi fondamentali del diritto che la natura e le peculiarità delle diverse realtà carismatiche". Il testo si sofferma molto sulle questioni teologiche, e non tanto su quelle pastorali o pratiche, che derivano dal rapporto tra istituzione ecclesiale e nuove aggregazioni, insistendo sull’armonica connessione dei due soggetti. In pratica la Congregazione della Fede si raccomanda di non contrapporre mai la Chiesa istituzionale e la Chiesa della carità. Ambedue le dimensioni “concorrono insieme” ad evangelizzare il mondo.
Cosa devono avere i nuovi movimenti per essere ufficialmente riconosciuti dal Vaticano?" Essere strumento di santità nella Chiesa; impegnarsi nella diffusione missionaria del Vangelo; confessare pienamente la fede cattolica; testimoniare una comunione fattiva con tutta la Chiesa, accogliendo con leale disponibilità i suoi insegnamenti dottrinali e pastorali; riconoscere e stimare le altre componenti carismatiche nella Chiesa; accettare con umiltà i momenti di prova nel discernimento; avere frutti spirituali come carità, gioia, pace, umanità; guardare alla dimensione sociale dell’evangelizzazione, consapevoli del fatto che “la preoccupazione per lo sviluppo integrale dei più abbandonati dalla società non può mancare in un’autentica realtà ecclesiale”.
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