Papa Francesco, abbiamo bisogno di un cambiamento vero

Papa Francesco, abbiamo bisogno di un cambiamento vero
di Franca Giansoldati
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Domenica 20 Maggio 2018, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 10:48
Città del Vaticano – Il giorno dopo le dimissioni choc dell'intera compagine episcopale cilena dimessasi in blocco per avere gestito in malo modo il dramma della pedofilia nella Chiesa, il Papa celebra la messa di Pentecoste con una significativa omelia in cui sintetizza il cammino del suo pontificato rivolto più alla conversione dei cuori che non a quello delle strutture. Un messaggio emblematico rivolto a tutti i credenti, vescovi e cardinali compresi.

«Lo Spirito sblocca gli animi sigillati dalla paura. Vince le resistenze. A chi si accontenta di mezze misure prospetta slanci di dono. Dilata i cuori ristretti. Spinge al servizio chi si adagia nella comodità. Fa camminare chi si sente arrivato. Fa sognare chi è affetto da tiepidezza. Ecco il cambiamento del cuore. Tanti promettono stagioni di cambiamento, nuovi inizi, rinnovamenti portentosi, ma l’esperienza insegna che nessun tentativo terreno di cambiare le cose soddisfa pienamente il cuore dell’uomo. Il cambiamento dello Spirito è diverso: non rivoluziona la vita attorno a noi, ma cambia il nostro cuore; non ci libera di colpo dai problemi, ma ci libera dentro per affrontarli; non ci dà tutto subito, ma ci fa camminare fiduciosi, senza farci mai stancare della vita».

Senza la fede e l'affidamento alla provvidenza il percorso di cambiamento ha respiro breve secondo Bergoglio. «Questo è il grande cambiamento: da colpevoli ci rende giusti e così tutto cambia, perché da schiavi del peccato diventiamo liberi, da servi figli, da scartati preziosi, da delusi speranzosi. Così lo Spirito Santo fa rinascere la gioia, così fa fiorire nel cuore la pace. Oggi, dunque, impariamo che cosa fare quando abbiamo bisogno di un cambiamento vero. Chi di noi non ne ha bisogno?».

Lo Spirito Santo, spiega il Papa durante la messa, «è la forza 
divina che cambia il mondo". Infine un pensiero va agli scontri che in questi giorni hanno insanguinato i confini tra Israele e i Territori. Citando, nell’omelia
l’episodio degli Atti
degli Apostoli in cui il diacono Filippo viene sospinto dallo
Spirito su una strada deserta, da Gerusalemme a Gaza,
Francesco ha aggiunto: "come suona doloroso, oggi, questo nome!
Lo Spirito cambi i cuori e le vicende e porti pace nella Terra
santa».
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