Vaticano lancia sos per il ceto medio: «Dal suo tracollo conseguenze sulla democrazia»

Vaticano lancia sos per il ceto medio: «Dal suo tracollo conseguenze sulla democrazia»
di Franca Giansoldati
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Martedì 2 Maggio 2017, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 3 Maggio, 13:44
Città del Vaticano Che fine ha fatto il ceto medio? «Se dovesse subire un tracollo la classe media, anche la democrazia partecipativa sarebbe in pericolo». In Vaticano, sotto la spinta di Francesco, l'ultima sessione plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, si è concentrata sulla partecipazione e sulla integrazione concludendo i lavori con un grido di allarme sui rischi della polarizzazione sociale. Nelle società occidentali il divario tra poveri e ricchi sta causando il dissolvimento del ceto medio con una serie di conseguenze non secondarie per la democrazia. Basti pensare che nel 2015, per la prima volta dal dopoguerra, il numero dei ricchi e dei poveri americani ha superato quello della classe media.

Un tempo, invece, il ceto medio era il fulcro di una società moderna e democratica. E adesso? Se dovesse indebolirsi ancora di più, quali saranno le conseguenze? Il Fmi, in uno dei suoi ultimi report dedicati agli Usa, ha fornito uno spaccato istruttivo. E lo stesso ha fatto un altro studio del Pew Research Center. Nessun paese meglio degli Usa mostra una parabola più esemplare di come si sia sviluppata questa fascia sociale e di come ormai sia in via d’estinzione, a vantaggio dei più poveri, che sono aumentati, e dei più ricchi, che sono diminuiti.

In Vaticano il think thank di esperti che si è messo al lavoro per definire i contorni del fenomeno arrivando alla conclusione che «il fattore più significativo che opera contro la partecipazione sociale è la crescente disuguaglianza fra ristrette élites e la massa della popolazione. Le statistiche sulla distribuzione della ricchezza e delle opportunità di vita indicano degli enormi divari fra paesi e paesi e interni ai vari paesi. Preoccupa in particolare il fatto che in Europa e America la classe media si sia notevolmente indebolita, diversamente da altri paesi come l’India e la Cina dove la classe media si è rafforzata. Si deve infatti considerare che, laddove la classe media subisce dei tracolli, la democrazia partecipativa è messa in pericolo».

I lavori hanno messo in luce la preoccupazione per il diffondersi della frammentazione sociale e della concomitate incapacità dei sistemi politici di governare la società. Questi due fenomeni, hanno sintetizzato gli esperti, si vanno diffondendo in tanti Paesi e creano situazioni di forte disintegrazione, in cui diventa sempre più difficile realizzare forme di partecipazione sociale ispirate a principi di giustizia, solidarietà e fraternità.

Le cause di queste tendenze disgregative sono state individuate nella crisi della rappresentanza politica, nelle crescenti disuguaglianze sociali, negli squilibri demografici a livello planetario, nelle crescenti migrazioni e nel numero elevato di rifugiati. Infine anche nei conflitti religiosi e culturali.


 
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