Bono degli U2 da Papa Francesco per sostenere una fondazione papale

Bono degli U2 da Papa Francesco per sostenere una fondazione papale
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 19 Settembre 2018, 15:46 - Ultimo aggiornamento: 19:43
Città del Vaticano – Bono degli U2 oggi è stato in udienza privata da Papa Francesco. L'appuntamento a Casa Santa Marta per Paul David Hewson in arte Bono Vox è stata organizzata grazie alla Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, l'organismo nato in Argentina e ormai diffuso in molti paesi bisognosi. Al centro dell'incontro l'impegno che l'artista vuole mettere a disposizione della Schola Occurrentes, divenute in questi cinque anni piuttosto influenti e munifiche.

Uscendo da Santa Marta ha raccontanto come è andata. «Noi abbiamo un’orgnanizzazione chiamata One, ora abbiamo 10 milioni di membri, 3 milioni vivono in Africa, uno dei nostri temi centrali al momento è il fatto che 130 milioni di ragazze non vanno a scuola perché sono ragazze». Bono Vox era accompagnato da José María del Corral, l'amico insegnante del Papa che ha dato vita a Schola Occurrentes, un  progetto educativo per giovani poveri in tutto il mondo. «Sono molto toccato da quel che Scholas sta facendo, è roba molto innovativa, si sta preparando il futuro, con educazione in molti contesti diversi, stando con le persone nelle comunità».

Un progetto che, ha detto ancora Bono Vox, rientra nella visione di questo Papa, di lavorare a livello locale, unire il micro con il macro. «Non abbiamo ancora deciso cosa faremo insieme, abbiamo solo avuto una cotta reciproca».

Bono è cattolico praticante. Due anni fa fece scalpore la fotografia postata sui social di un fedele di una parrocchia a Bogotà che si era ritrovato a fare la comunione proprio davanti al leader degli U2.

In passato Bono ha dato il suo appoggio alla campagna Jubilee 2000 organizzata da Papa Wojtyla per la remissione del debito estero dei paesi più poveri. Durante un incontro a Castelgandolfo il Papa volle provarsi gli occhiali arancioni della rock star, poi apprezzò il libro di poesie del premio Nobel Seamus Heany che il cantante degli U2 gli aveva portato in dono
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