Si è conclusa l'ultima udienza del processo che vedeva i due ex manager del Bambino Gesù, Giuseppe Profiti e Massimo Spina, accusati di peculato per la distrazione di 422mila euro per la ristrutturazione dell’appartamento dell’ex Segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.
La difesa di Profiti ha chiesto l’assoluzione «perchè il fatto non sussiste», mentre il Promotore di giustizia, che rappresenta la pubblica accusa, ha confermato la sua richiesta di condanna a tre anni di reclusione (oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e la sanzione di 5mila euro). Per l’ex Tesoriere Spina, per il quale il Promotore di Giustizia aveva chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove (così come confermato dal tribunale), il difensore Alfredo Ottaviani ha chiesto l’assoluzione piena «perchè di prova non ce ne è neanche una», ha detto nel corso dell’arringa. Lo stesso Ottaviani ha parlato del cardinale Bertone come di «una vittima» di questa vicenda.
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