L'APPELLO
Una esiguità considerando che l'appello era stato fatto da Papa Francesco in persona, e considerando il numero complessivo dei sacerdoti, dei religiosi, delle suore presenti sul territorio, degli intellettuali cattolici, dei diaconi, dei fedeli che fanno parte integrante di movimenti e dell'associazionismo. «Eppure pochissimi hanno sentito il bisogno di partecipare a questo sondaggio» dicono in Vicariato. Lo stesso cardinale Vallini, tre settimane fa, anticipava la debacle ai vescovi presenti al consiglio permanente della Cei. «Saranno quattro o cinque le lettere finora arrivate. Aspettiamo. Di tempo ne abbiamo ancora un po'». Il tempo però non deve essere stato un fattore sufficiente per incentivare i suggerimenti e i consigli, anche se a richiederlo era stato Bergoglio. Ne aveva parlato a metà marzo, convocando i 36 parroci prefetti della capitale.
CONSULTAZIONE ALLARGATA
A loro aveva chiesto di indicare per iscritto problemi ed esigenze diocesane e l'identikit del nuovo vescovo, poi aveva aggiunto che chiunque poteva prendervi parte, che la consultazione era allargata anche ai laici, alle suore, insomma a tutti i cattolici. In Vaticano l'iniziativa era stata presentata come una prassi usuale per la Chiesa. Forse all'estero lo sarà pure, ma di sicuro non a Roma. A tutti era sembrata un chiaro tentativo del Pontefice per avvicinare la base alle istituzioni, aiutare a ricostruire i fili del dialogo con le componenti cattoliche. È da tempo che a Roma ci sono parroci che manifestano insofferenza e disagio. Ora si tratta di aspettare il nuovo Vicario che ci sarà - avrebbe assicurato Francesco ad un gruppetto di seminaristi - prima del 29 giugno, festa di San Pietro e Paolo. Intanto, al di là delle primarie, la macchina della campagna elettorale, pare attivissima. I nomi che hanno preso a girare sono Lojudice, vescovo ausiliare per il settore Sud, Moretti attuale vescovo di Salerno (più candidato di sistema che non della base), Paglia (ma pare che abbia poche possibilità) Ruzza, vescovo ausiliare per la zona del centro. Con ogni probabilità il futuro cardinale vicario sarà una sorpresa, una nomina che esce dal cilindro.