Philadelphia, papa Francesco a vittime pedofilia: «Dio piange, tutti gli abusi saranno puniti»

Philadelphia, papa Francesco a vittime pedofilia: «Dio piange, tutti gli abusi saranno puniti»
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Domenica 27 Settembre 2015, 15:36 - Ultimo aggiornamento: 28 Settembre, 12:50
​Creare una società pro-famiglia. «Lottare» per l'istituto familiare. Promuovere leggi che difendano la famiglia e le assicurino le condizioni minime per formarsi e svilupparsi: leggi senza le quali una società «non ha futuro».



È stato un vero e proprio peana l'intervento di papa Francesco alla grande veglia di preghiera dell'Incontro mondiale delle famiglie, che si chiude oggi a Filadelfia con la messa del Pontefice nel centralissimo Benjamin Franklin Parkway. Il Papa, nella festa serale animata da star di altissimo livello, tra cui la «regina del soul» Aretha Franklin e il nostro Andrea Bocelli, e tra le testimonianze di famiglie da varie parti del mondo, tra cui una dalla Giordania e una di nativi americani, ha preferito non seguire il suo testo scritto (che comunque rimane come letto ed è stato pubblicato) e ha 'improvvisatò per venti minuti da vero trascinatore di folle. «Vale la pena lottare per la famiglia!», ha esclamato, incentrando il suo discorso sulla «bontà, la bellezza, la verità» della famiglia.



«La società cresce buona, forte e solida se cresce sulla bontà e sull'amore della famiglia», ha detto. «Tutta la bellezza, tutta la verità, tutto l'amore Dio lo ha dato alla famiglia», ha insistito. «La famiglia ha una carta di identità divina - ha proseguito -. La carta di identità che ha la famiglia giel'ha data Dio, perchè nel suo seno crescano la verità, l'amore e la bellezza». Il Papa ha anche ironizzato su sè stesso - «Padre, lei dice questo perchè è uno 'scapolonè» - per dire delle difficoltà che ci sono nella famiglia: «Marito e moglie magari litigano. Volano i piatti. I bambini danno problemi. E non parliamo delle suocere!».



«Però - ha aggiunto - nella famiglia c'è sempre vita, perchè l'amore di Dio apre le porte alla vita. Per questo, la famiglia è una fabbrica di speranza, fabbrica di vita e fabbrica di resurrezione». Francesco ha in particolare invitato a prendere cura dei bambini e degli anziani. «I giovani sono la forza, il futuro, gli anziani sono la memoria - ha osservato -. Un popolo che non sa curare i bambini, un popolo che non sa curare gli anziani è un popolo senza futuro, perchè non ha la forza e non ha la memoria per andare avanti».



«Curiamo la famiglia, difendiamo la famiglia - ha quindi incitato il Papa, tra gli applausi - perchè lì si gioca il nostro futuro!». Ma è nel discorso scritto che ha battuto sul tasto più 'politicò. «Non possiamo pensare a una società sana che non dia spazio concreto alla vita familiare. Non possiamo pensare al futuro di una società che non trovi una legislazione capace di difendere e assicurare le condizioni minime e necessarie perchè le famiglie, specialmente quelle che stanno incominciando, possano svilupparsi», ha affermato. Francesco ha parlato delle difficoltà che vivono i nuclei familiari, ai tanti che soffrono la mancanza di lavoro, di casa, di servizi sanitari di base. «Quanti problemi si risolveranno - ha quindi sottolineato - se le nostre società proteggeranno il nucleo familiare e assicureranno che esso, in particolare quello dei giovani sposi, abbia la possibilità di un lavoro dignitoso, un'abitazione sicura, un servizio sanitario che accompagni la crescita della famiglia in tutte le fasi della vita».



Bergoglio ha esortato «a lavorare, ad impegnarci in favore di una società 'pro familià. Una società dove 'il pane, frutto della terra e del lavoro dell'uomò continui ad essere offerto in ogni casa alimentando la speranza dei suoi figli». Stamane, parlando ai vescovi ospiti dell'Incontro mondial, ha chiesto una vera e propria «conversione pastorale» sul tema della famiglia. «Tempo fa - ha avvertito -, vivevamo in un contesto sociale in cui le affinità dell'istituzione civile e del sacramento cristiano erano corpose e condivise: erano tra loro connesse e si sostenevano a vicenda. Ora non è più così». Nel suo richiamo alla cura e al sostegno alla famiglia, tra i problemi attuali che la insidiano ha indicato la crescente resistenza dei giovani a sposarsi: «ci sono tanti che rimandano il matrimonio in attesa delle condizioni di benessere ideali. Intanto la vita si consuma, senza sapore».



Ha esortato a invitarli «con franchezza» ad «essere audaci nella scelta del matrimonio e della famiglia».
E i genitori che lamentano figli di oltre trent'anni che non si sposano «dicano loro che non gli stirano più le camicie!», scherza col suo solito stile bonario. Nel pomeriggio la messa di chiusura del Meeting, poi il volo per Roma. E il testimone sulla famiglia passa al Sinodo.
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