«Quando dico che una parrocchia deve accogliere una famiglia di migranti, non intendo che per forza debbano andare a vivere in canonica, ma che la comunità parrocchiale cerchi un posto, un angoletto per fare un piccolo appartamento o, nel peggiore dei casi, si organizzi per affittare un appartamento modesto per quella famiglia - ha aggiunto - ma che abbiano un tetto, che vengano accolti e vengano inseriti nella comunità».
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