«Sabato prossimo mi recherò a Bari, insieme a molti Capi di Chiese e Comunità cristiane del Medio Oriente - ha detto Papa Francesco affacciandosi dalla finestra del Palazzo Apostolico - Vivremo una giornata di preghiera e riflessione sulla sempre drammatica situazione di quella regione, dove tanti nostri fratelli e sorelle nella fede continuano a soffrire, e imploreremo a una voce sola: 'Su di te sia pace!'. Chiedo a tutti di accompagnare con la preghiera questo pellegrinaggio di pace e di unità».
L'intento dell'appuntament a Bari, città di san Nicola, figura centrale per tutta la spiritualità ortodossa, era di dare un segnale di unità al mondo intero, un esempio di concordia. Invece le divisioni all'interno del mondo ortodosso continuano a scavare fossati e non sembrano ancora maturi i tempi per una riconciliazione, soprattutto tra Costantinopoli e Mosca.
Le divisioni tra cattolici e ortodossi, al di là dei buoni rapporti umani che in questi anni sono stati costruiti da Francesco, affondano le radici lontano. La figura del Papa, innanzitutto, con la sua centralità. Poi la disciplina del matrimonio, i dogmi mariani (Immacolata Concezione e Assunzione) e tutte le dottrine che sono state decise dopo il 1054 (Scisma d’Oriente). Al Papa le Chiese dell’Ortodossia sono disposte a riconoscere un primato d’onore ma non un primato di giurisdizione, cioè di governo. La giurisdizione nelle Chiese Ortodosse spetta al Sinodo. Insomma, un puzzle teologico che difficilmente potrà essere risolto in tempi brevi.
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