Anatema del Papa contro la corruzione
«La dea tangente toglie la dignità
crea dipendenza e dà "pane sporco"»

Papa Francesco
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Venerdì 8 Novembre 2013, 12:47 - Ultimo aggiornamento: 9 Novembre, 09:38
Chi pratica le tangenti ha perso la dignit e d ai figli pane sporco. Papa Francesco ha dedicato oggi la sua omelia a Santa Marta a un lungo appello contro i guadagni da corruzione, la cui abitudine «dà dipendenza».



Il "pane sporco". Francesco, nell'omelia, ha pregato per i tanti giovani che ricevono dai genitori «pane sporco», guadagno frutto di tangenti e corruzione, e hanno fame di dignità perché il lavoro disonesto toglie la dignità. La parabola dell'amministratore disonesto, riferisce la Radio Vaticana, ha dato lo spunto al Papa per parlare «dello spirito del mondo, della mondanità, di come agisce questa mondanità e quanto pericolosa sia. Gesù pregava il Padre perché i suoi discepoli non cadessero nella mondanità. È il nemico: quando noi pensiamo ai nostri nemici, davvero pensiamo prima al demonio, perché è proprio quello che ci fa male. L'atmosfera, lo stile di vita piace tanto al demonio, è questa mondanità: vivere secondo i valori - fra virgolette - del mondo. E questo amministratore è un esempio di mondanità».



«Qualcuno di voi potrà dire - ha proseguito il Papa - "Ma, questo uomo ha fatto quello che fanno tutti!". Ma tutti, no! Alcuni amministratori, amministratori di aziende, amministratori pubblici; alcuni amministratori del governo... Forse non sono tanti. Ma è un po' quell'atteggiamento della strada più breve, più comoda per guadagnarsi la vita».



Nella parabola, il padrone loda l'amministratore disonesto per la sua furbizia: «Eh sì - dice Francesco - questa è una lode alla tangente! E l'abitudine della tangente è un'abitudine mondana e fortemente peccatrice. È un'abitudine che non viene da Dio: Dio ci ha comandato di portare il pane a casa col nostro lavoro onesto! E quest'uomo, amministratore, lo portava, ma come? Dava da mangiare ai suoi figli pane sporco! E i suoi figli, forse educati in collegi costosi, forse cresciuti in ambienti colti, avevano ricevuto dal loro papà, come pasto, sporcizia, perchè il loro papà, portando pane sporco a casa, aveva perso la dignità! E questo è un peccato grave! Perché si incomincia forse con una piccola bustarella, ma è come la droga, eh! Dunque l'abitudine alle tangenti diventa una dipendenza. Ma se c'è una furbizia mondana c'è anche una "furbizia cristiana," di fare le cose un po' svelte... non con lo spirito del mondo, ma onestamente. E' ciò che dice Gesù quando invita ad essere astuti come i serpenti e semplici come colombe: mettere insieme queste due dimensioni è una grazia dello Spirito Santo», un dono che dobbiamo chiedere.



La preghiera per i disonesti. Il Papa ha concluso con una preghiera: «Forse oggi ci farà bene a tutti noi pregare per tanti bambini e ragazzi che ricevono dai loro genitori pane sporco: anche questi sono affamati, sono affamati di dignità! Pregare perché il Signore cambi il cuore di questi devoti della dea tangente e se ne accorgano che la dignità viene dal lavoro degno, dal lavoro onesto, dal lavoro di ogni giorno e non da queste strade più facili che alla fine ti tolgono tutto. «E poi finirei come quell'altro del Vangelo che aveva tanti granai, tanti silos ripieni e non sapeva che farne: "Questa notte dovrai morire", ha detto il Signore. Questa povera gente che ha perso la dignità nella pratica delle tangenti soltanto porta con sé non il denaro che ha guadagnato, ma la mancanza di dignità! Preghiamo per loro!».
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