Papa Francesco a Tallin promette trasparenza e onestà sulla pedofilia e gli scandali economici

Papa Francesco a Tallin promette trasperaneza e onestà sulla pedofilia e gli scandali economici
di Franca Giansoldati
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Martedì 25 Settembre 2018, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 09:28
Tallinn (Estonia) – Parlare di Dio ad una platea di giovani che non si riconoscono in nessuna religione non è una impresa facile. Papa Bergoglio in Estonia, ultima tappa del suo lungo viaggio nei Paesi Baltici (che festeggiano quest'anno il centenario dell'indipendenza), affronta il dialogo più difficile incontrando, in questa nazione a stragrande maggioranza atea, un nutrito gruppo di ragazzi davanti ai quali ammette che la piaga degli abusi sessuali, ma anche degli scandali economici che hanno sconvolto la vita della Chiesa rovinandole l'immagine, non hanno di certo aiutato a costruire un percorso di avvicinamento alla fede. «Sappiamo, come ci avete detto, che molti giovani non ci chiedono nulla perché non ci ritengono intelocutori significativi per la loro esistenza. Alcuni, anzi,chiedono espressamente di essere lasciati in pace, perchè sentono la presenza della Chiesa come fastidiosa e perfino irritante. Li indignano gli scandali sessuali ed economici di fronte ai quali non vedono una condanna netta. Il non saper interpretare adeguatamente la vita e la sensibilità dei giovani per mancanza di preparazione o semplicemente il ruolo passivo che assegniamo a loro» dice Francesco.

Papa Francesco promette però trasparenza e onestà. Cita anche una cantante locale, Kerli Koiv, che ha inciso un disco intitolato: L'amore è morto. «Sembrerebbe che l'amore sia morto, ma sappiamo che non è così, e abbiamo una parola da dire, qualcosa da annunciare, con pochi discorsi e molti gesti. Perchè voi siete la generazione dell'immagine e dell'azione al di sopra della speculazione e della teoria». Da queste parti, a giudicare le statistiche che indicano alti tassi di ateismo, non solo Marx è morto ma anche Dio non se la passa tanto bene. 

«Sebbene l’Estonia nel campo  dell’innovazione e dell’informatica sia un paese pilota in questa  Europa, in cui si apprezza più che altrove l’istruzione basata 
sulle conoscenze, le nuove generazioni nate nell’Estonia di oggi,  libera e moderna, si distinguono per un vero e proprio analfabetismo religioso» ha spiegato l'arcivescovo luterano  Urmas Viilma al Papa all’inizio dell'incontro ecumenico con ragazzi cattolici e luterani - estoni, ma anche finlandesi, russi 
e polacchi - nella chiesa luterana di Tallin. 

L'arcivescovo luterano ha aggiunto: «Solo una piccola percentuale di giovani studia a scuola le  religioni del mondo, tra cui il Cristianesimo. Eppure, il Cristianesimo è la religione che ha caratterizzato l’Estonia  negli ultimi otto secoli. Abbiamo dato al nostro paese persino il  bel nome di ’Terra Mariana’!  (...) Le nuove  generazioni di giovani devono continuare a costruire la nostra  società sulla base delle stesse radici cristiane». 










































 
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