Il Papa abbraccia schiava Isis, oggi ambasciatrice Onu che lotta contro la tratta degli esseri umani

Il Papa abbraccia schiava Isis, oggi ambasciatrice Onu che lotta contro la tratta degli esseri umani
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 3 Maggio 2017, 17:53 - Ultimo aggiornamento: 4 Maggio, 11:00
La terribile storia di Nadia Murad, 24 anni, ha impietosito Papa Francesco, colpito dall’inferno al quale è sfuggita questa coraggiosa studentessa irachena, yazida, testimone dell’uccisione dei suoi fratelli e dei suoi genitori e poi fatta schiava dei miliziani dell’Isis. Fu rapita nel suo villaggio, ripetutamente stuprata, torturata, vessata e imprigionata, fino alla sua fuga. Oggi è una infaticabile ambasciatrice delle Nazioni Unite. Un ruolo che combatte per la dignità dei sopravvissuti alla tratta. Papa Francesco la ha abbracciata stamattina in Vaticano. Ne dà notizia l’Osservatore Romano, mettendo in risalto la battaglia di Nadia, un ruolo che la vede «alleata del Papa». Per questo la giovane ha voluto fortemente incontrarlo.

Nadia Murad Basee Taha ha raccontato a Francesco del suo calvario, di quando è stata rapita nel suo villaggio di Kocho, nel nord dell’Iraq, il 3 agosto 2014. Prima ha visto morire sei fratelli e poi la madre. Portata con due sorelle a Mosul, Nadia ha subito ogni sorta di soprusi fino a essere venduta più volte come schiava. Dopo tre mesi è riuscita a fuggire rocambolescamente. Uno dei suoi carcerieri si era dimenticato la porta della prigione aperta. La ragazza è riuscita a scappare, trovando rifugio presso una famiglia della zona che la ha aiutata a raggiungere il campo profughi di Duhok, nel nord dell’Iraq. Da lì è stata condotta a Stoccarda, in Germania. Da allora la giovane donna denuncia coraggiosamente le atrocità perpetrate contro la sua gente, portando avanti «la battaglia perché nessuna persona subisca simili violenze e venga trattata come una bestia». Nadia ora è candidata al Premio Nobel e al Premio Sacharov.

Il 16 dicembre 2015 Nadia apparve anche all’Onu per discutere di tratta di esseri umani e conflitti. Ora Nadia partecipa attivamente ad iniziative per sensibilizzare al tema della tratta. Nel settembre 2016 l'avvocata Amal Clooney ha accettato di rappresentare Nadia nell'azione legale contro i comandanti dell’Isis. L’avvocato Clooney, in quell'occasione, ha descritto il genocidio, lo stupro e la tratta come «burocrazia del diavolo a scala industriale» e ha sottolineato come la tratta di esseri umani è tuttora praticata dai soldati Isis, sia tramite social network sia nelle zone da loro controllare.
 
 
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