Mandato d'arresto dal Canada contro il monsignor Capella accusato anche negli Usa di pedo pornografia

Mandato d'arresto dal Canada contro il monsignor Capella accusato anche negli Usa di pedo pornografia
di Franca Giansoldati
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Venerdì 29 Settembre 2017, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 30 Settembre, 15:16

Città del Vaticano Dopo gli Stati Uniti, ora anche il Canada accusa di «accesso, possesso e distribuzione di pedopornografia» e, di conseguenza, ha spiccato un mandato di arresto a carico il numero tre della diplomazia vaticana a Washington, monsignor Carlo Capella. Il prelato è stato richiamato in Vaticano in fretta e furia alla fine di agosto forse per evitargli problemi con la giustizia americana, anche se al di là del Tevere attendono ancora di conoscere le reali prove raccolte dalla polizia statunitense.

Nel frattempo anche dal Canada è arrivata un'altra tegola, sempre per lo stesso problema legato alla detenzione di foto di bambini abusati. La polizia canadese stavolta ha reso noto qualche particolare in più: i reati sarebbero stati compiuti «mentre il sospetto visitava un luogo di culto a Windsor, in Ontario» nel Natale del 2016. A renderlo noto è un comunicato della stessa città di Windsor, mentre la diocesi di London, sempre in Ontario, in una dichiarazione riportata dalla stampa locale ha confermato che sta svolgendo indagini «sospetti che coinvolgono la possibile violazione delle leggi sulla pornografia infantile» da parte di monsignor Capella utilizzando «un computer della Chiesa locale».

Lo scorso 15 settembre il Vaticano ha reso noto che il Promotore di Giustizia del Tribunale vaticano ha aperto
un’indagine dopo che il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America aveva notificato, per via diplomatica, «la possibile violazione delle norme in materia di immagini pedopornografiche» da parte di un sacerdote membro del corpo diplomatico della Santa Sede accreditato a Washington e che «la Santa Sede, secondo la
prassi adottata dagli Stati sovrani, ha richiamato il sacerdote in questione attualmente nella Città del Vaticano».

Monsignor Capella risiede momentaneamente nel Palazzo dei Penitenzieri, a due passi da Santa Marta e dal Tribunale, nello stesso appartamento in cui due anni fa è morto di infarto monsignor Wiesolowski, il nunzio di origini polacche, mentre era in corso il suo processo per pedofilia.
 

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