Vaticano, la missione in Arabia Saudita dell'inviato del Papa si conclude con una Messa in ambasciata

Vaticano, la missione in Arabia Saudita dell'inviato del Papa si conclude con una Messa in ambasciata
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Venerdì 20 Aprile 2018, 19:38 - Ultimo aggiornamento: 21 Aprile, 17:46
Città del Vaticano  - Il cardinale francesce Jean Louis Tauran - il porporato al quale Papa Francesco ha affidato i rapporti con il mondo islamico - ha terminato la sua missione in Arabia Saudita. A concludere i giorni di permanenza nel regno degli Al Saud è stata una messa celebrata nella sede dell’ambasciata di Francia, a Riad. Un fatto inedito e importante.

La visita oltre a essere stata ampiamente pubblicizzata dalla stampa saudita, costituisce un passo in avanti di rilievo per le relazioni in corso tra cristianesimo e Islam. Per una nazione come l'Arabia dove è vietato portare croci addosso, possedere una bibbia, celebrare messe in luoghi pubblici perchè altrimenti si finisce dritti in carcere, non è un passaggio da poco anche se il cammino per arrivare ad un minimo di riconoscimenti di diritti umani, tra cui quello relativo alla libertà religiosa,  è ancora piuttosto lungo.

L’Osservatore Romano ha sintetizzato i numerosi appuntamenti e gli eventi che hanno avuto come filo conduttore i temi del dialogo tra le religioni e le culture, il ruolo dei credenti nel ripudiare la violenza, gli estremismi e il terrorismo e nel raggiungimento della sicurezza e della stabilità nel mondo, in particolare in Medio oriente. Il momento centrale è stata l’udienza concessa dal sovrano Salman Bin Abd Al-Aziz nel Palazzo reale, alla delegazione vaticana di cui hanno fatto parte anche il vescovo segretario del dicastero e il capo ufficio per l’islam.

Gli stessi ecclesiastici del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso hanno partecipato a  un incontro di preghiera con i cristiani residenti nella capitale saudita, per testimoniare vicinanza a una tra le più numerose comunità in tutta la regione del Golfo persico. La presenza dei cristiani è piuttosto numerosa per l'immigrazione soprattutto di lavoratori filippini.
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