Lettera di Ratzinger modificata, si dimette monsignor Viganò. Ma resta come Assessore

Lettera di Ratzinger modificata, si dimette monsignor Viganò. Ma resta come Assessore
di Franca Giansoldati
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Mercoledì 21 Marzo 2018, 12:25 - Ultimo aggiornamento: 22 Marzo, 00:03

Città del Vaticano - Le dimissioni erano nell'aria e alla fine sono arrivate. Papa Francesco ha accettato la rinuncia di monsignor Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione. Ad annunciarlo ai giornalisti è stato il direttore della sala stampa, Greg Burke, spiegando che il ritiro dall'incarico è la diretta conseguenza della debacle della lettera di Ratzinger. Fino alla nomina del nuovo prefetto, la Segreteria delle Comunicazioni, sarà guidata dal Segretario del medesimo dicastero, monsignor Lucio Adrián Ruiz.

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Il caso è scoppiato la scorsa settimana in occasione del quinto anniversario di pontificato di Francesco quando il segretario della Comunicazione, monsignor Viganò ha diffuso una lettera di Papa Ratzinger (lettera che doveva rimanere privata), per rafforzare l'immagine di Papa Francesco da molti dipinto come un pontefice piuttosto scarso in campo teologico.

Il testo della missiva reso pubblico era stato accompagnato da fotografie taroccate per non fare vedere che la lettera del Papa emerito conteveva anche altre frasi che erano state nascoste ai giornalisti, volutamente omesse per non alterare il senso generale del messaggio finale. Alcuni siti hanno però pubblicato il testo integrale mettendo in serie difficoltà monsignor Dario Viganò, Papa Francesco e il Papa emerito che si sono trovati a gestire una crisi inaudita. Le dimissioni di monsignor Viganò sono l'epilogo naturale. 

Il Papa in una lettera annuncia però che Viganò resterà ugualmente al dicastero delle Comunicazioni come assessore. « Le chiedo di proseguire restando presso il Dicastero, nominandola come Assessore per il Dicastero della comunicazione per poter dare il suo contributo umano e professionale al nuovo Prefetto al progetto di riforma voluto dal Consiglio dei Cardinali, da me approvato e regolarmente condiviso. Riforma ormai giunta al tratto conclusivo con I'imminente fusione dell'Osservatore Romano alf interno dell'unico sistema comunicativo della Santa Sede e I'accorpamento della Tipografia Vaticana».

 

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