Il cardinale Burke esige scuse dall'Avvenire: «Sono amareggiato». Il giornale della Cei risponde per le rime

Il cardinale Burke esige scuse dall'Avvenire: «Sono amareggiato». Il giornale della Cei risponde per le rime
di Franca Giansoldati
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Venerdì 15 Giugno 2018, 13:41 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 22:36
CITTA' DEL VATICANO – Sentitosi profondamente offeso da un articolo dell'Avvenire, un cardinale di Santa Romana Chiesa ha chiesto al giornale dei vescovi di fare pubblica ammenda, con tanto di scuse a seguito. «Sono a chiederle di voler rettificare, a mezzo di pubblica correzione, l’articolo e, al contempo, di far emergere le vostre pubbliche scuse, riferendo il reale oggetto e tenore delle mie riflessioni ben diverse da quelle false attribuitemi dal suo quotidiano». Forse è la prima volta che accade una cosa del genere sul giornale della Cei. Il caso è stato sollevato dalla rubrica di un ex prete, Gianni Gennari che il mese scorso sparava a zero contro il cardinale super conservatore Leonard Burke accusandolo di essere fuori dal tempo e predicare contro «la Chiesa di oggi come se stesse attraversando il tempo dell’Anticristo, riferendosi a esso con citazione del paragrafo 675 del Catechismo, lasciando il sospetto che quella prova finale sia in qualche modo già anche oggi vissuta all’interno della Chiesa, anche se per fortuna alla fine vincerà il Giudizio di Dio».

Tanto è bastato per fare infuriare il cardinale. «Ciò che mi amareggia principalmente e che si sia espresso un giudizio sulla mia relazione al convegno, Chiesa cattolica, dove vai?, svoltosi a Roma lo scorso 7 aprile, senza averne per nulla letto – verosimilmente – il testo nel quale mi soffermavo sul tema della plenitudo potestatis del Romano Pontefice al servizio dell’unità della Chiesa, con una riaffermazione della dottrina canonistica sul potere del Papa e sui limiti di questo potere. Nel mio intervento dell’Anticristo non facevo alcun cenno». Burke si lamentava che gli attacchi alla sua persona fossero arrivati proprio dal quotidiano cattolico. Il direttore dell'Avvenire, Marco Tarquinio, nella risposta pubblicata stamattina, si scusava pubblicamente spiegando però che l'articolo nasceva da un qui pro quo e rispondeva per le rime.

«Il richiamo di Gianni Gennari a sue dichiarazioni apocalittiche con tanto di citazione del par. 675 del Catechismo, relativo alla massima impostura religiosa, quella dell’Anticristo, non è de relato, ma assolutamente verificato, basato sulla lettura di parole sue o a lei attribuite e da lei non smentite». Burke avrebbe, infatti, fatto riferimento all'Apocalisse in una intervista pubblicata su un sito on line nei giorni precedenti al convegno. «E' in quell’intervista - scrive Tarquinio - che lei parla in termini apocalittici della vita della Chiesa, cita la prova finale, evoca l’apostasia della verità e spiega anche la via migliore alla correzione del Romano Pontefice».
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