A parlare prima di lui ci saranno diversi teologi. In primis il cardinale di Vienna, Schoenborn, che all’epoca fece da segretario durante la redazione del testo del Catechismo licenziato da Giovanni Paolo II, monsignor Rino Fisichella, la teologa Katharina Karl e il vescovo di Torino, Cesare Nosiglia che per anni, sotto la guida del cardinale Ruini, guidò l’ufficio catechistico della Cei. Il discorso atteso non mancherà di fare riflettere. L’unità della Chiesa è ciò che sta a cuore a Bergoglio, esattamente tanto quanto la ricezione dei sacramenti, il rigore della vita morale, il riconoscimento delle tavole della legge. Probabilmente i 62 firmatari della cosiddetta «Correzione filiale in ragione della propagazione di eresie» (questo il titolo del documento che avevano firmato) avranno risposte dirette basate sui principi dottrinali che hanno portato all’aggiornamento del Catechismo, e al contributo che in questi 25 anni il testo ha portato al rinnovamento della Chiesa secondo i principi del Vaticano II.
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