I vescovi hanno approvato di ripartire il denaro in questo modo: 392.842.000 euro per le esigenze di culto e pastorale (meno dell'anno scorso visto che erano 403.462.000), 270.000.000 per gli interventi caritativi (5 milioni in più dell'anno scorso, che andranno in particolare alle diocesi), e 350 milioni per il sostentamento del clero (più dell'anno scorso, visto che erano 327 milioni). «In Italia abbiamo 700 cantieri aperti per il culto e la pastorale - ha commentato il cardinale Angelo Bagnasco -. I 350 milioni ci permettono poi di avere un clero totalmente disponibile, con retribuzioni in tre fasce diverse che vanno dagli 800 a un massimo di 1.300 euro mensili».
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