IL CASTIGO
Un provvedimento preso d'accordo con i vertici dell'ordine dei benedettini, anche se Vittorelli non ha mai digerito il castigo che gli era stato inflitto, e che includeva anche l'obbligo di non indossare mai le insegne episcopali (lo zucchetto, l'anello e la croce pettorale). L'ex abate ha disubbidito troppe volte e senza indugi. Cosa che naturalmente è stata segnalata in Vaticano, in diverse circostanze. L'ultima volta che è stato visto risale alla festa dei santi Pietro e Paolo a San Pietro. Al di là del Tevere raccontano che Vittorelli non è stato ridotto allo stato laicale, e che probabilmente l'ammanco dei 500 mila euro gli potrebbe essere servito per pagarsi le spese mediche. Tutto da verificare naturalmente, anche se questa versione dei fatti non appare convincente.
Vittorelli è diventato sacerdote nel 1994, dopo una laurea in medicina e un inaspettato percorso di fede. Il 25 ottobre del 2007 era stato eletto abate di Montecassino prendendo il posto di Dom Bernardo D'Onorio, oggi arcivescovo di Gaeta. Si trattava della prima volta nella storia che un abate ancora in carica e nel pieno delle proprie funzioni veniva trasferito. Su Vittorelli, inizialmente, si erano concentrate tante speranze, anche perchè era l'unico giovane in una comunità in là con gli anni. Per i monaci era una promessa. Poi la delusione.