Roma, in mostra gli antichi manoscritti salvati dall'Isis

Roma, in mostra gli antichi manoscritti salvati dall'Isis
di Franca Giansoldati
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Sabato 10 Giugno 2017, 14:15 - Ultimo aggiornamento: 12 Giugno, 17:11
Città del Vaticano Roma ospita la mostra di una collezione di manoscritti iracheni antichi — dal XIII al XIX secolo — recuperati e salvati dall’archivio del convento domenicano di Mosul, in Iraq. Ad avere allestito la straordinaria eposizione che resterà aperta fino al 17 giugno è il convento domenicano di Santa Maria sopra Minerva. Sin dal 1750 i preziosi manoscritti, più di ottocento in origine, erano custoditi nella biblioteca del convento poi, nel 2014, alla vigilia dell’assedio della piana di Ninive dei terroristi dell'Isis, gran parte di questi volumi sono stati trasferiti e messi in salvo a Erbil (nel Kurdistan iracheno) da un prete domenicano Najeeb Michaeel. Il religioso racconterà la sua impresa in una conferenza intitolata "Chrétiens d’Irak: Patrimoine sauvé et peuple dispersé" il 12 giugno presso il Centro San Luigi dei Francesi, a Roma. La mostra di manoscritti — corredata da un insieme di ricordi storici, in particolare da una serie di scatti provenienti dal fondo fotografico antico del convento (1855-1930) — è stata inaugurata dal cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, alla presenza del priore del convento, padre Riccardo Lufrani, di monsignor Jean-Louis Bruguès, archivista e bibliotecario vaticano e dell’ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, Philippe Zeller. 
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