Di fatto la sua azione è stata stoppata dal cardinale Parolin, Segretario di Stato che ha rescisso il contratto con la azienda giustificando "possibili anomalie nella procedura con cui si e' arrivati al contratto e le mancate consultazioni richieste dagli statuti appena approvati dal Papa". Un bello smacco per il cardinale Pell, chiamato scherzosamente in curia anche il “canguro” per la sua predisposizione a semplificare troppo i metodi. Il sito statunitense Crux ha scritto che il sostituto della Segreteria di Stato, mons. Angelo Becciu, il 12 aprile ha inviato agli uffici vaticani la notifica della sospensione. Il sito statunitense del National Catholic Register la ha invece definira una mossa contro il cardinale Pell.
In serata monsignor Becciu, Sostituto alla Segreteria di Stato" ha precisato che si tratta di una "sospensione e non della chiusura del contratto. Si devono perfezionare alcuni accordi. Si devono rivedere alcuni articoli firmati con la parte contraente anche perché ci siamo accorti che il contratto non è stato firmato con l’organismo pertinente" che è il C9, vale a dire i nove cardinali che stanno affiancando il Papa nella riforma generale della curia.
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