«Dato che l’organizzazione dei Fratelli della Carità ha deciso, nella sua riunione dell’11 settembre scorso, di non modificare il suo testo di orientamento sull’applicazione dell’eutanasia e vuole dunque permettere l’eutanasia a certe condizioni nei propri ospedali, e in tal modo si oppone alla richiesta del Vaticano di conformarsi alla dottrina cattolica. Padre Stockman ha spiegato che il board decisionale degli ospedali è composto solo da un paio di religiosi a fronte di tutti gli altri membri laici, orientati ad accogliere in determinati casi la possibilità di eutanasia, considerata in Belgio come un «atto medico».
Il Vaticano ha ribadito di rispettare la vita in modo assoluto in tutte le circostanze, conformemente alla dottrina cattolica. Stockman ha dapprima tentato di dissuadere i tre confratelli del consiglio di amministrazione, poi si è rivolto alla Conferenza episcopale belga, che ha ribadito la propria contrarietà a questa pratica. Ma «l’organizzazione Fratelli della Carità continua a difendere il suo testo orientativo sull’eutanasia in caso di sofferenza psichica in malati non terminali».
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