«È vero, si sta riaprendo la rotta tunisina verso l'Italia e ultimamente ne arrivano sempre di più. Questo per noi è un campanello d'allarme. Gli accordi con la Libia sono forse una bella cosa per l'Italia, ma non per i migranti che sono lì: sono diminuiti gli sbarchi in Italia ma i migranti in Libia sono aumentati e hanno scoperto anche campi profughi clandestini, dove i migranti non vengono trattati come persone umane. È naturale, allora, che il posto più sicuro da cui provare a partire sia la Tunisia».
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