Beatificazione di Paolo VI, lo strappo del Papa emerito ​Ratzinger per essere presente

Beatificazione di Paolo VI, lo strappo del Papa emerito ​Ratzinger per essere presente
di Franca Giansoldati
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Domenica 19 Ottobre 2014, 11:52 - Ultimo aggiornamento: 11:53
​Città del Vaticano - Alle 11 in punto il grande arazzo di seta sulla basilica raffigurante Paolo VI con un mantello rosso, a braccia aperte e il volto che guarda il cielo si disvela. La formula latina è appena stata letta da Papa Bergoglio. La piazza è piena. Giovanni Battista Montini è diventato beato e da oggi si festeggerà il 26 settembre in tutte le chiese del mondo.



Nel settore riservato ai cardinali, nella prima fila, seduto sulla prima seggiola, quasi mescolandosi alla folla, c'è il Papa emerito Ratzinger. Ha fatto uno strappo alla regola uscendo dal monastero Mater Ecclesiae dove vive in Vaticano, in totale ritiro. Ma non poteva non rendere omaggio a Paolo VI, un pontefice al quale si è ispirato molto e dal quale è stato creato cardinale e destinato alla diocesi di Monaco.



Con questo rito solenne in piazza san Pietro si conclude anche il Sinodo sulla Famiglia. Si tratta di una decisione voluta proprio per onorare l'inventore dei sinodi, Paolo VI, che introdusse le assemblee dei vescovi, organi consultivi capaci di offrire al Papa la possibilità di avere il polso della situazione della Chiesa universale. Begoglio nell'omelia ricorda che non bisogna avere paura delle novità. “Cristo continuamente ci sorprende, aprendoci e conducendoci a vie impensate. Lui ci rinnova e ci fa nuovi, continuamente”. Il sinodo, spiega il Papa, “significa camminare assieme” per “prenderci cura delle ferite che sanguinano e per riaccendere la speranza a tanta gente senza speranza”. Come dire che il cammino tracciato in questi giorni va avanti.
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