Nel settore riservato ai cardinali, nella prima fila, seduto sulla prima seggiola, quasi mescolandosi alla folla, c'è il Papa emerito Ratzinger. Ha fatto uno strappo alla regola uscendo dal monastero Mater Ecclesiae dove vive in Vaticano, in totale ritiro. Ma non poteva non rendere omaggio a Paolo VI, un pontefice al quale si è ispirato molto e dal quale è stato creato cardinale e destinato alla diocesi di Monaco.
Con questo rito solenne in piazza san Pietro si conclude anche il Sinodo sulla Famiglia. Si tratta di una decisione voluta proprio per onorare l'inventore dei sinodi, Paolo VI, che introdusse le assemblee dei vescovi, organi consultivi capaci di offrire al Papa la possibilità di avere il polso della situazione della Chiesa universale. Begoglio nell'omelia ricorda che non bisogna avere paura delle novità. “Cristo continuamente ci sorprende, aprendoci e conducendoci a vie impensate. Lui ci rinnova e ci fa nuovi, continuamente”. Il sinodo, spiega il Papa, “significa camminare assieme” per “prenderci cura delle ferite che sanguinano e per riaccendere la speranza a tanta gente senza speranza”. Come dire che il cammino tracciato in questi giorni va avanti.
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