Atac stringe accordo con il Cortile dei Gentili del cardinale Ravasi: in campo giovani artisti per abbellire la stazione Cavour

Atac stringe accordo con il Cortile dei Gentili del cardinale Ravasi: in campo giovani artisti per abbellire la stazione Cavour
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Lunedì 25 Giugno 2018, 18:17
Città del Vaticano -  Al via la seconda edizione di Art Stop Monti, progetto di Atac, che dall’aprile 2017 si propone di connotare artisticamente la stazione Cavour. Per la nuova edizione Atac ha stretto un sodalizio con il «Cortile dei Gentili», dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura diretto dal cardinale Gianfranco Ravasi. Obiettivo: la realizzazione dei nuovi artwork che questa volta portano la firma di alcuni giovani futuri artisti del liceo artistico «Via Ripetta» di Roma. Quaranta ragazzi delle classi quarte e quinte, infatti, per oltre tre mesi hanno partecipato ad incontri formativi e laboratori artistici, affiancati da esperti e professionisti del settore, per trasformare la loro creatività in uno strumento per arricchire e riqualificare il territorio. Durante il percorso hanno realizzato delle vere e proprie opere d’arte, a partire dal tema «abitare la città». C’è chi, infatti, attraverso il suo lavoro, invita i cittadini ad utilizzare i mezzi pubblici, acquistando il biglietto e investendo nel sistema dei trasporti, chi offre uno sguardo diverso sulla città, mostrandone i luoghi meno noti, chi ritrae il complesso rapporto tra l’uomo e le nuove tecnologie, chi si schiera contro i pregiudizi sociali e chi, per esempio, mostra come Roma è e potrebbe essere percepita.

A partire dal 2 luglio 2018, fino a maggio 2019, i lavori più meritevoli - dopo essere stati selezionati e valutati da una giuria di esperti – saranno dunque esposti alla stazione Cavour sulla linea B della metropolitana di Roma.
«In un’epoca fatta di piazze virtuali, polemiche, luoghi comuni, pessimismo e diffidenza questa è la risposta di cui abbiamo bisogno, di cui Roma ha bisogno: nei lavori di questi ragazzi ci sono sensibilità, intuizioni critiche, senso civico, proposte concrete. Hanno rappresentato la città e lo spazio pubblico non con slogan e frasi fatte, ma attraverso l’arte, la cultura, la creatività» ha spiegato il cardinale Gianfranco Ravasi.
 
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