Abu Mazen incontra il Papa: «L'ho invitato in Terra Santa». Il presidente palestinese a Montecitorio

Abu Mazen incontra papa Francesco
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Giovedì 17 Ottobre 2013, 12:44 - Ultimo aggiornamento: 18 Ottobre, 14:40
Oggi in Vaticano papa Francesco ha incontrato il presidente palestinese e Abu Mazen.

Un colloquio privato dai toni amichevoli, durato circa 30 minuti nella Sala della Biblioteca, alla presenza di un interprete dall'arabo all'italiano. Abu Mazen, prima di recarsi a Montecitorio, ha invitato Bergoglio in Terra Santa.



Nel suo primo incontro con il Papa il presidente palestinese era accompagnato da una delegazione di 13 persone, tra cui due donne, il sindaco di Betlemme e l'ambasciatrice palestinese presso il Quirinale.



All'arrivo di Abu Mazen nella Sala del Tronetto, alle 10.30, il presidente palestinese si è rivolto al Papa dicendogli, in arabo: «Ho grande piacere di venire qui per la prima volta a parlare con Sua Santità». E il Papa, in italiano: «Sono molto onorato e le auguro di sentirsi a casa».



Dopo il colloquio privato nella Biblioteca, durato circa 30 minuti, è stata presentata la delegazione palestinese. Al momento in cui Abu Mazen ha introdotto il ministro dell'Economia, Bergoglio ha sottolineato, ridendo: «Ah, lui ha il potere!». E quando gli è stato presentato il sindaco di Betlemme, sempre il Papa: «Credo che ci siamo visti in qualche occasione».



Allo scambio dei doni, Abu Mazen ha regalato al Pontefice un pannello in ceramica con una veduta di Betlemme «città della pace», e una Bibbia, che il presidente ha presentato come la prima Bibbia stampata nello Stato palestinese.



Il Pontefice ha ricambiato con un'acquaforte e con la prestigiosa penna a forma delle colonne tortili del baldacchino di San Pietro. «Certamente lei ha molte cose da firmare», ha detto. Al che Abu Mazen ha risposto: «Spero di firmare con questa penna l'accordo di pace con Israele». «Presto, presto», ha subito commentato Bergoglio.



Al termine dell'incontro, il segretario per i Rapporti con gli Stati, monsignor Dominique Mamberti, ha detto ad Abu Mazen: «Quindi ha incontrato il Santo Padre per la prima volta». «È stato un piacere - ha risposto il presidente palestinese - e l'ho invitato in Terra Santa».



Secondo quanto riferisce la sla stampa vaticana, al centro dei colloqui c'è stata soprattutto la delicata situazione del Medio Oriente. Il Papa ha auspicato che la ripresa dei negoziati tra israeliani e palestinesi «produca i frutti desiderati per trovare una soluzione giusta e duratura», sperando che le parti «prendano decisioni coraggiose a favore della pace», e ha augurato «dialogo e riconciliazione».



«Nel corso dei cordiali colloqui - si legge nella nota - si è parlato sulla situazione in Medio Oriente, e in particolare sulla ripresa dei negoziati tra Israeliani e Palestinesi, esprimendo l'auspicio che tale processo produca i frutti desiderati per trovare una soluzione giusta e duratura ad un conflitto la cui fine si rivela sempre più necessaria e urgente». A tale scopo «ci si è augurato che le Parti prendano con determinazione decisioni coraggiose a favore della pace con il sostegno della Comunità internazionale».



«Grave preoccupazione», invece, «desta ancora la situazione in Siria, per la quale si auspica che alla logica della violenza subentri quanto prima quella del dialogo e della riconciliazione». Per quanto riguarda le relazioni bilaterali, riferisce ancora il comunicato, «è stata manifestata soddisfazione per i progressi fatti nell'elaborazione di un Accordo Globale su alcuni aspetti essenziali della vita e dell'attività della Chiesa cattolica in Palestina».



Si è parlato, infine, «della situazione delle comunità cristiane nei Territori Palestinesi e, più in generale, in Medio Oriente», rilevando «il contributo significativo che esse offrono al bene comune della società».
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