Sul Washington Post le tesi del vescovo Negri: la crisi italiana è colpa della legge sull'aborto

Sul Washington Post le tesi del vescovo Negri: la crisi italiana è colpa della legge sull'aborto
di Franca Giansoldati
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Giovedì 5 Febbraio 2015, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 17:48
Roma La tesi di un vescovo italiano che collega la denatalità e la crisi economica ha finito per diventare terreno di discussione negli Stati Uniti, tanto che il Washington Post vi ha dedicato un ampio spazio. Se l’Italia oggi naviga in cattive acque, ed è debole dal punto di vista economico, e la crescita resta una prospettiva fiacca forse la causa va ricondotta alla legge sull’aborto, i cui effetti, dal 1978 ad oggi, si sono riverberati negativamente in diversi settori apparentemente lontani, come l’economia.



A sostenere (da anni) questa tesi è l’arcivescovo di Ferrara, monsignor Luigi Negri, teologo, scrittore di diversi volumi sulla società, braccio destro di don Luigi Giussani. Intervistato nei giorni scorsi dal Correre di Bologna l’arcivescovo ha ripetuto: “la legge contro l’aborto ha praticamente fermato la nascita di sei milioni di italiani che sarebbero dovuti venire al mondo, di fatto questa caduta di natalità ha inciso e incide sulla nostra crisi economica”.



Naturalmente i commenti di Negri hanno immediatamente sollevato un putiferio.
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