Trump e quel combattimento sul ring del wrestling

Dal wrestling al golf, dal basket al football americano. Sono tante le passioni sportive di Donald Trump, 45esimo presidente degli Stati Uniti. «Si tratta di una istituzione della "WrestleMania"», ha affermato il presidente della World Wrestling Entertainment, McMahon, nel discorso che accompagnò l'ingresso di Trump nella Wwe Hall of Fame nel 2013. Il tycoon ha ospitato al Trump Plaza di New York due edizioni della "WrestleMania" e nel 2007 è stato protagonista della "Battle of Billionaires" che lo vide contrapposto all'amico McMahon in uno scontro sul ring disputato da due atleti scelti come loro rappresentanti. La sfida tra milionari venne definita anche "Hair vs Hair", il perdente infatti, McMahon, dovette pagare pegno rasandosi a zero. Dalle urla delle arene alla pace del "green", un'altra grande passione del candidato repubblicano alle presidenziali è il golf, sport in cui Trump dice di essere abbastanza bravo. Oltre a diversi resort di sua proprietà dove si svolgono gare del circuito internazionale sparsi per il mondo, il successore di Barack Obama è amico di numerosi campioni.

E non poteva mancare l'interesse per lo sport americano più seguito, il football. Nel 1984 il 38enne Trump tentò la via del business con la palla ovale creando la Usfl, una lega alternativa alla Nfl pronta a intrattenere gli appassionati durante la pausa estiva del campionato ma dopo due anni il progetto naufragò, nel frattempo Trump divenne proprietario dei New Jersey Generals. Il newyorchese Trump non disdegna neanche il basket, non sono rare le sue sortite in prima fila al Madison Square Garden durante le partite dei New York Knicks. Il "vulcanico" Trump è stato accostato anche al mondo del calcio, nell'estate del 2015 circolarono voci di un suo interessamento per il San Lorenzo ma fu lo stesso Trump a negare di voler acquistare la squadra argentina di cui è tifoso Papa Francesco.