Il richiamo è più che evidente e lui non nega. Durante un’intervista al Daily Best, infatti, ha dichiarato: «Come artista il mio compito è fare domande, rispondere è dovere del pubblico qualunque sarà il risultato. Il video è stato creato per far pensare la gente. La posta in gioco è molto più grande: è la disperazione che porta le persone a credere a ciò che predica un miscredente». Ha parlato poi di uno stato di confusione generale quando scendono in campo religione, sessualità, politica; e invece tutto è incredibilmente connesso ma nessuno pare accorgersene, nessuno pare porsi troppe questioni: «È stato tutto trasformato in un circo, in uno spettacolo. Sembra sia arrivato il momento per me in quanto artista, e soprattutto in quanto artista americano, di fare qualcosa che riesca a provocare un nuovo corso di domande che non si limitino a essere semplici affermazioni». Così, Manson ha scelto di parlare chiaro, ancora una volta, attraverso le immagini e la musica e di tagliare la testa al toro. E non solo a lui.
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