Minniti: «Nessuna evidenza di interferenze internazionali sul voto»

Minniti: «Nessuna evidenza di interferenze internazionali sul voto»
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Domenica 25 Febbraio 2018, 14:37 - Ultimo aggiornamento: 26 Febbraio, 13:07
«C'è la guardia molto alta riguardo alle interferenze internazionali sul voto da parte del ministero e dell'intelligence, ma al momento non c'è nessuna evidenza». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, nel corso del programma "L'intervista" di Maria Latella, su SkyTg24, aggiungendo che «abbiamo i sensori puntati sulle campagne d'influenza tramite attacchi cyber se questo dovesse accadere e a 5 giorni dal voto questa campagna non c'è».

Sul voto estero «abbiamo messo in campo tutte le misure possibili per garantire le normali procedure di elezione. Nei prossimi giorni intensificheremo comunque le campagne comunicative: per la prima volta si vota con la nuova legge elettorale ed è importante che gli italiani conoscano gli strumenti per scegliere liberamente candidati e partiti», ha sottolineato Minniti.

I cortei di ieri si sono svolti «con serenità a parte qualche tensione a Milano e ringrazio le forze dell'ordine. È andata bene la manifestazione dell'Anpi a Roma, che ha reso plasticamente evidente il diverso approccio all'antifascismo: picchiare un carabiniere o lanciare bombe carta contro poliziotti non c'entra niente con l'antifascismo», ha detto ancora il ministro, «L'antifascismo è un valore fondativo della nostra democrazia: io ho incontrato il presidente dell'Anpi Nespolo e gli ho assicurato massima attenzione al tema».


Per quanto riguarda la questione migranti, Minniti ha detto che «sono otto mesi che il flusso degli arrivi è diminuito e nei primi 2 mesi del 2018 gli arrivi sono calati del 60% e a febbraio addirittura è diminuito del 90%.
Abbiamo cambiato il sistema e io sono orgoglioso che noi siamo riusciti a mettere in campo una politica sull'immigrazione nel Mediterraneo, per la prima volta sta agendo in Libia l'Unhcr e questo lo si deve molto all'impegno del governo italiano».
«Temo che le cifre sui rimpatri obbligati siano difficilmente dimostrabili - ha poi aggiunto Minniti, riferendosi ai dati sui rimpatri forzati fornite nei giorni passati da Silvio Berlusconi - quello che è certamente dimostrabile è che l'Organizzazione mondiale per l'immigrazione ha fatto negli ultimi mesi più di 22.000 rimpatri volontari assistiti. Assistito, vuol dire che, a ciascuno di quei migranti, è stato dato un budget per rifarsi una vita nel Paese di provenienza«. »Abbiamo messo in campo l'ipotesi di un modello che può funzionare, in Africa e in Libia. Questo non era mai avvenuto prima e se questo modello dovesse consolidarsi sarebbe un grande risultato per l'Italia».
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