M5S, ecco i ministri: Roventini al Tesoro, Del Re agli Esteri, Giuliano all'Istruzione, Giannetakis all'Interno, Bertolazzi alla Sanità

Roventini (Twitter)
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Giovedì 1 Marzo 2018, 09:01 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 17:52

Di Maio svela gli ultimi nomi dei ministri di un suo ipotetico governo: sono il professore della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa Andrea Roventini per l'Economia, Salvatore Giuliano per l'Istruzione e Armando Bertolazzi per la Sanità. «Questi non sono miei ministri, sono persone che sono patrimonio di tutti, che ci hanno messo la faccia senza paracadute e per puro spirito di servizio nei confronti del Paese. Se gli altri vogliono da lunedì ci mettiamo intorno al tavolo e ne parliamo. Io ne ho piene le scatole degli Alfano agli esteri», ha detto di Maio alla trasmissione de La7 l'Aria che tira riferendosi alla totalità dei suoi "ministri".

CHI E' ROVENTINI
Quarant'anni, il giovane professore del Sant'Anna sul suo profilo twitter si descrive come «un keynesiano eretico».  «Roventini ha già portato avanti tre progetti con la commissione Ue per rivedere i parametri economici e quelli deficit/Pil», spiega Di Maio che sottolinea: «In Italia servono risorse fresche, con basta austerity e politiche espansive, su cui io e Roventini siamo in perfetta sintonia». 

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Il candidato premier del M5S oggi pomeriggio (giovedì 1 marzo) presenterà tutta la squadra di possibili ministri. In tutto presenterà 18 profili. Roventini è stato annunciato così a Uno mattina su Raiuno: «È uno di quei professori che hanno un'idea di economia che si oppone all'austerity».

«Roventini - ha detto Di Maio - ha l'età di Macron ma già scrive con un premio Nobel che è Stiglitz, con lui torneremo a fare politica espansiva». Non è un teorico dell'uscita dall'euro e lo dimostrano anche le parole di Di Maio sull'avvicendamento alla Bce di Mario Draghi. Il capo politico M5s, a sorpresa, gli dedica un pensiero di apprezzamento: «Avere un italiano al vertice della Bce è una garanzia di equilibrio nei rapporti nell'Ue, che pendono verso Francia e Germania, quindi io spero che si possa continuare a garantire una leadership italiana alla Bce, fermo restando che la Germania vuole Weidmann».

«Ho un enorme stima di lui, come amico e come collega. Il mio giudizio su di lui è incondizionatamente positivo, è un'ottima scelta». Lo afferma l'economista Giovanni Dosi, fino a poche settimane fa direttore della Scuola Superiore di S. Anna e vincitore del cosiddetto «nobel del management», commentando con l'ANSA la scelta, da parte del M5S, di Andrea Roventini al Tesoro. «Il suo è un approccio keynesiano espansivo, è un amico dell'innovazione», spiega Dosi che è stato uno dei mentori accademici di Roventini.

GIULIANO ALL'ISTRUZIONE
Quanto al ministro dell'Istruzione Di Maio ha sottolineato che nel caso di Giuliano «sarebbe la prima volta che un docente scolastico prende un incarico come ministro. Giuliano infatti è un dirigente scolastico dell'istituto più rivoluzionario d'Italia, il Majorana di Brindisi, e sono stato da lui perché ha sviluppato una rete di e-book scolastici» che si autoimplementa con le lezioni che si tengono a scuola.

«Ritengo che la buona scuola vada assolutamente superata e migliorata. Sicuramente occorrerà continuare ad assorbire tanti docenti che sono precari», ha detto Giuliano, per poi precisare: «La Buona Scuola è tutta da buttare e da riscrivere da capo. È un provvedimento disastroso, che ha distrutto la vita di migliaia di insegnanti. Oltre alle assunzioni fatte, e che restano, ne faremo altre. Ci tengo a far sapere inoltre che mi sono dimesso dal sindacato ANP il giorno successivo alla dichiarazione avvenuta in un convegno, dove ANP utilizzava il termine "docente contrastivo" con riferimento ai docenti contrari alla buona scuola. Non scioperai in occasione dello sciopero del 5 maggio contro la 107 poiché coincideva con le prove invalsi. Insieme a tanti docenti e dirigenti sostenemmo che la 107 andava superata», ha detto ancora Giuliano.



ESTERI, INTERNI, SANITA' E RAPPORTI COL PARLAMENTO
La professoressa Emanuela Del Re è stata scelta per il ministero degli Esteri. La criminologa e professoressa Paola Giannetakis è stata invece designata per il ministero dell'Interno. «Il ministro della Salute che propone il M5s è uno scienziato ma è uno di quelli che continua ad operare in ospedale. È uno di quelli che sta sul campo». Così Di Maio ha presentato il medico indicato al ministero della Salute, Armando Bertolazzi, patologo che lavora all'ospedale universitario romano Sant'Andrea e, spiega Di Maio, «ha scoperto un'innovazione nella diagnosi della tiroide». 
Riccardo Fraccaro, deputato M5S e tra gli esponenti del Movimento più vicini a Luigi Di Maio, è il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta che il M5S propone per la sua squadra di governo.

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