«Io spero che all'interno del centrodestra, premesso che non sarebbe leale andarsene da un'alleanza che ha la maggioranza relativa, ci dovrebbe essere un'apertura per tentare di andare a vedere se c'è un minimo comune denominatore con il M5s. Questo significherebbe abbandonare qualcosa del programma ma di punti comuni ce ne sarebbero tanti: uno fra tutti quello di togliere dalla Costituzione il pareggio di bilancio.
Per noi è implicito nel programma di centrodestra, anche se non è scritto tanto è evidente» afferma Borghi che continua: «Un pò di lavoro comune ci può essere. Certo, se prevalgono le tattiche di partito allora tutti vorranno tornare a votare domani per qualche punto percentuale in più. Ma se invece si provasse a pensare che si vota tra 5 anni allora un tavolo globale lo farei: d'altra parte andiamo in un posto che si chiama Parlamento». E all'osservazione che Salvini avrebbe negato la convergenza Borghi precisa: «Salvini ha escluso un governo Lega-M5s. Ma centrodestra-M5s sarebbe tutta un'altra storia».
© RIPRODUZIONE RISERVATA