Pirozzi non dovrebbe avere in ogni caso un posto in giunta. Non lo cerca neanche, come ha ripetuto negli ultimi giorni. Qualcuno, nel Pd, ipotizza per il sindaco di Amatrice un ruolo nella ricostruzione post-terremoto. In cima ai «punti» suggeriti da Pirozzi per trovare un'intesa col presidente del Lazio, c'è difatti«l'attenzione per i problemi legati al terremoto, con la defiscalizzazione di 15 aree nel Lazio».
LA SQUADRA
La squadra Zingaretti bis rimarrà nel perimetro del centrosinistra, con l'aggiunta di qualche tecnico di spessore. Oltre ai tre assessori uscenti confermati (Alessandra Sartore al Bilancio, Carlo Hausmann all'Agricoltura e Lucia Valente al Lavoro e al Personale), negli ultimi giorni nel toto-giunta ha preso quotazioni il nome di Gian Paolo Manzella, consigliere regionale uscente ma non ricandidato, vicepresidente della Commissione Affari comunitari e internazionali, con un passato alla Bei, la banca degli investimenti dell'Unione europea. Potrebbe occupare la poltrona di Guido Fabiani, l'assessore allo Sviluppo dato in uscita, o andare alla Cultura.
L'INCONTRO
Sul piano istituzionale, dopo avere staccato nelle urne di quasi sei punti la sfidante grillina Roberta Lombardi, il governatore è pronto a ricucire il filo con il Campidoglio a trazione M5S. Giovedì è in agenda il primo incontro dopo il voto con la sindaca Virginia Raggi. Un vertice «all'insegna della collaborazione istituzionale», lontana dalle schermaglie elettorali. Obiettivo: abbassare i toni e cercare, anche qui, punti di convergenza. La linea pare comune; dal Campidoglio ieri assicuravano un approccio «costruttivo» e lo stesso accadeva in Regione, dove veniva ribadita la volontà di «aiutare ancora di più Roma». Tra i temi sul tavolo del faccia a faccia, la questione dei rifiuti e il futuro dell'ex ospedale Forlanini, dove i fondi del governo sono già stanziati e aspettano solo un progetto concreto.
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